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di ANTONIETTA CATANESE
reggio calabria – C’è chi trasforma un intero paese in presepe. E chi, invece, immagina uno scenario originale in cui ambientare la venuta al mondo del Salvatore. A Reggio Calabria sono due le originali proposte per la natività del 2012. Sulle colline di Reggio, nel borgo chiamato Puzzi (in dialetto gli antichi rifornimenti d’acqua) l’intera comunità ha deciso di trasformare l’intero paese in un presepe. Tanti angoli del centro hanno cambiato il proprio volto, per presentarsi al visitatore come una originale Betlemme calabrese. Materiali poveri e una buona dose di inventiva, con tutti i cittadini coinvolti nella bella iniziativa. Per dimostrare «come dal poco si può fare qualcosa di bello». Gli ingredienti sono semplici: «tanta voglia di presepe, tanta buona volontà, collaborazione della gente del posto, vestiti usati, sacchi, giornali, la lana dei materassi di una volta, legnetti, fil di ferro, ritagli di stoffe, ago, filo, attrezzi vari… Così, da un’idea di pochi e il coinvolgimento appassionato di molti, è nato il presepe dei fantocci. Fino al 6 gennaio Puzzi resta Betlemme. Un presepe che si mostra e si nasconde, una Natività diffusa da conoscere e scoprire. Poco lontano, nella cornice del Parco della Mondialità, a Gallico superiore, la natività, invece, è vivente. Ma questa volta con un tocco di medievale. L’idea è dell’associazione Papa Karol Wojtyla Santo. Si tratta della prima edizione: abiti lunghi e ambientazione medievale. Domani, domenica, il 5 e il 6 gennaio all’interno del Parco della Mondialità si riscoprirà così l’atmosfera di un tempo lontano, ma con accostamenti decisamente inconsueti. Non capita tutti i giorni infatti di imbattersi, accanto alla grotta, in un torneo di tiro con l’arco o in certamen di scacchi. Non mancherà la rappresentazione della giostra medievale, mentre si riscoprirà la tradizione di casa nostra con la  degustazione di prodotti tipici, danza, poesia, tombolata, arrivo Re Magi e il Concero di Natale…
Domani alle 17 l’apertura, alle 18 il Torneo di tiro con l’arco, alle 19 la rappresentazione  della giostra medievale. Alle 21 degustazioni prodotti tipici, danza, poesia, teatro e tanto altre sorprese. Il 30 alle  18.00 il Concerto di Natale, alle 19 Tiro con l’arco, tombolate, teatro , alle 20 danza e poesie, alle 21 le degustazioni. Si chiude il 5 e 6 gennaio con il saluto finale con tanto di befana e re Magi.

REGGIO CALABRIA – C’è chi trasforma un intero paese in presepe. E chi, invece, immagina uno scenario originale in cui ambientare la venuta al mondo del Salvatore. A Reggio Calabria sono due le originali proposte per la natività del 2012. Sulle colline di Reggio, nel borgo chiamato Puzzi (in dialetto gli antichi rifornimenti d’acqua) l’intera comunità ha deciso di trasformare l’intero paese in un presepe. Tanti angoli del centro hanno cambiato il proprio volto, per presentarsi al visitatore come una originale Betlemme calabrese. Materiali poveri e una buona dose di inventiva, con tutti i cittadini coinvolti nella bella iniziativa. Per dimostrare «come dal poco si può fare qualcosa di bello». Gli ingredienti sono semplici: «tanta voglia di presepe, tanta buona volontà, collaborazione della gente del posto, vestiti usati, sacchi, giornali, la lana dei materassi di una volta, legnetti, fil di ferro, ritagli di stoffe, ago, filo, attrezzi vari… Così, da un’idea di pochi e il coinvolgimento appassionato di molti, è nato il presepe dei fantocci. Fino al 6 gennaio Puzzi resta Betlemme. Un presepe che si mostra e si nasconde, una Natività diffusa da conoscere e scoprire. Poco lontano, nella cornice del Parco della Mondialità, a Gallico superiore, la natività, invece, è vivente. Ma questa volta con un tocco di medievale. L’idea è dell’associazione Papa Karol Wojtyla Santo. Si tratta della prima edizione: abiti lunghi e ambientazione medievale. Domani, domenica, il 5 e il 6 gennaio all’interno del Parco della Mondialità si riscoprirà così l’atmosfera di un tempo lontano, ma con accostamenti decisamente inconsueti. Non capita tutti i giorni infatti di imbattersi, accanto alla grotta, in un torneo di tiro con l’arco o in certamen di scacchi. Non mancherà la rappresentazione della giostra medievale, mentre si riscoprirà la tradizione di casa nostra con la  degustazione di prodotti tipici, danza, poesia, tombolata, arrivo Re Magi e il Concero di Natale…Domani alle 17 l’apertura, alle 18 il Torneo di tiro con l’arco, alle 19 la rappresentazione  della giostra medievale. Alle 21 degustazioni prodotti tipici, danza, poesia, teatro e tanto altre sorprese. Il 30 alle  18.00 il Concerto di Natale, alle 19 Tiro con l’arco, tombolate, teatro , alle 20 danza e poesie, alle 21 le degustazioni. Si chiude il 5 e 6 gennaio con il saluto finale con tanto di befana e re Magi.

 

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