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di MICHELANGELO FERRARA
I CARABINIERI del Nas (nucleo antisofisticazioni dei carabinieri) di Potenza e i militari della stazione di Matera hanno posto i siggilli ad una struttura sanitaria abusiva e denunciato in stato di libertà una persona all’Autorità giudiziaria per il reato di esercizio abusivo della professione sanitaria. L’indagine è scattata a seguito dell’articolo apparso sul “Quotidiano della Basilicata” nei giorni scorsi che denunciava la professione esercitata dal falso medico e scoperto da Fabio e Mingo, inviati speciali del programma televisivo “ Striscia la Notizia”. Individuato lo studio medico in un garage nei pressi di via san Pardo, hanno proceduto all’ identificazione del sessantaseienne (che in passato ha svolto la professione di idraulico) accertando che esercitava abusivamente la professione di medico, fisiatrica e fisioterapica (senza alcun titolo abilitativo).
I militari dell’arma hanno quindi provveduto ad una mirata ispezione igienico sanitaria, nel corso della quale si è potuto riscontrare che l’attività medica era stata avviata in assenza delle prescritta autorizzazione relativa ai requisiti strutturali e professionali e all’ interno vi erano attrezzature e apparecchiature sanitarie che lasciavano intendere competenze professionali in realtà mai possedute. Lettino, olii, mentolo e guanti monouso sono gli “arnesi” del mestiere posti sotto sequestro.
A segnalare la notizia agli “inviati speciali” sono state alcune pazienti che nel corso delle visite si sono sentite particolarmente attenzionate dal pensionato che non rinunciava a qualche “toccatina” di troppo. «Invito la cittadinanza – ha detto il colonnello Domenico Punzi comandante del Comando provinciale dei carabinieri di Matera – a collaborare con le forze dell’ordine e a denunciare ogni forma di truffa e di atto delinquenziale che possa garantire una migliore vivibilità del territorio».
La fase operativa, è arrivata dopo una serie di accertamenti e raccolta di dati sul conto del presunto falso medico, e immediatamente dopo sono scattate le attività di perquisizione allo studio oltre all’assunzione di informazioni dai pazienti del truffatore.
Il valore della struttura sottoposta a sequestro è stato stimato in 120mila euro.
Le indagini dei militari dei Nas intanto proseguono con determinazione e continuità a salvagurdia della salute pubblica tenuto conto dei gravi pericoli che possono derivare dal fenomeno.
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