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POTENZA- “Posso anticiparvi che sto pensando di cambiare il Potenza – spiega Capuano- al di là di errori individuali clamorosi è evidente che gli ingredienti che ho a disposizione poco si adattano all’idea di torta che avevo in mente”. Si può solo leggere tra le righe: vedremo qualcosa di diverso sul piano tattico. L’intuito ci fa ipotizzare un 4-4-2, niente male come dimostrazione di duttilità per chi la difesa a tre l’ha inserita nella sua tesi di laurea a Coverciano. “Chi a Terni si è reso protagonista di amnesie ingiustificabili paghera non rivedendo il campo”, ha sentenziato. Ciò comporta la probabilissima esclusione di Vanacore, colpevole implicito quando l’allenatore dice che “non si possono prendere gol a difesa schierata facendosi sovrastare in quel modo”. Dentro Lolaico a sinistra, finalmente. Cardinale e Langella danno assoluta affidabilità come centrali, mentre il rientro di Chiavaro a destra può finalmente allungare una coperta assai corta. Coprire le spalle a Frezza significa consentire all’ex esterno della Cavese di ottimizzare le sue qualità offensive senza obbligarlo a guardarsi troppo indietro. Giannusa pare il meno peggio da affiacare a Berardi, viste le condizioni di De Simone apparse tutt’altro che incoraggianti in terra umbra. A sinistra, alto, ci finisce Catania. Capuano lo definisce “insieme a Berardi il giocatore in questo momento più importante del Potenza, ha corsa e sa coprire ogni posizione del campo, potrei schierarlo anche in porta”. Ciò non toglie però che l’ex cosentino da esterno ci ha costruito una carriera, sentendosi sicuramente più a suo agio che in mezzo. La sensazione è che Capuano abbia incominciato la settimana col piglio giusto.

MELFI – In casa gialloverde non si perde la calma e soprattutto la fiducia, come si evince anche dalle parole di Rodolfi che effettua un analisi serena della situazione: “E’ importante che guadagniamo in autostima, ben sapendo che siamo una squadra che ha buoni mezzi ed è in grado di giocarsela con chiunque”. L’arrivo del Siracusa, prossimo avversario, potrebbe paradossalmente aiutare. Formazione tecnicamente dotata, che gioca a viso aperto, l’undici di Sonzogni è avversario da temere, ma anche squadra che gioca e lascia giocare: “Può darsi che domenica si faccia meno fatica, rimarca il tecnico parmense. Ma certo è che noi dovremo badare a noi stessi, pensando a migliorare il nostro gioco e a colamre i nostri difetti. L’aspetto positivo è che giocheremo su un campo idoneo, come il Valerio”. Tra le note positive il rientro di El Kamch, che ha scontato la squalifica e che è mancato tantissimo: ” Purtroppo non abbiamo un giocatore in organico che per caratteristiche è in grado di sostituire El Kamch. La sua assenza si è avvertita molto, sottolinea Rodolfi, anche a livello carismatico. Lui nonostante la giovane età, è un giocatore di personalità, esperto in grado di risultare un trascinatore per i compagni, oltre che a mio giudizio, un lusso tecnicamente per questa categoria”. In questi giorni Rodolfi lavorerà tatticamente pensando anche ad alcune variazioni sul 4-3-1-2. Non è esclusa l’ipotesi 4-4-2 con Lo Iacono sulla linea del centrocampo, Mitra al fianco di El Kamch e D’Andria a sinistra, considerando le attitudini di Naglieri.

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