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di FABIO SIRAGO
«Non vogliamo un’altra San Giuliano». Questo il grido di protesta dei genitori della scuola “Aldo Moro” di Bernalda, che nella mattinata di ieri hanno notato crepe sulla struttura scolastica. L’istituto in questione è quello della scuola primaria “Moro” sita in via Pietro Nenni, mentre ad alzare la voce sono i tanti genitori che ieri, primo giorno di scuola dopo le vacanze estive, hanno notato delle ampie crepe nonché cedimenti del marciapiede che costeggia l’entrata al plesso scolastico. I genitori, rappresentanti d’istituto, hanno anche redatto una lettera, indirizzata al Corpo dei Vigili di Bernalda, al comando dei Carabinieri, alla Dirigente scolastica ed al commissario prefettizio; nota che è stata protocollata e nella quale si chiede l’urgenza degli interventi, visto che i ragazzi poi sono entrati regolarmente all’interno della struttura anche se in aule distanti da quelle indicate dagli stessi genitori come pericolose. A parlare per i tanti padri e per le tante mamme, è Franco Diciancia, il quale amplifica ed estende la richiesta degli interventi a chi di competenza. «Noi -ha detto Diciancia- non vogliamo un’altra San Giuliano o un’altra casa dello studente. Ecco -continua il genitore di uno studente – noi chiediamo che i nostri figli al ritorno da scuola ci raccontino quello che hanno imparato e non già le paura provate per qualche calcinaccio caduto o chissà altro. Non voglio neanche pensare a queste cose perché il solo pensiero delle immagini trasmesse in tv ci fa paura; un’emozione che non vogliamo provare mai. Ritornando alla struttura scolastica, questa mattina (ieri per chi legge ndr), al ritorno dalle vacanze, abbiamo notato delle grandi crepe nei pilastri esterni ed all’interno di tante aule. Allarmati e impauriti da quanto visto abbiamo subito chiamato la Dirigente scolastica la quale, con pronto intervento, ha subito chiamato i tecnici del Comune e le forze dell’ordine. Noi ringraziamo la Dirigente che è stata molto celere ed anche il Commissario Prefettizio, che ci ha assicurato di fare quanto possibile per risolvere la situazione. Fino a qui tutto ok, mentre quello che non condividiamo è l’aver deciso di far entrare i ragazzi nella struttura anche se in aule distanti da quelle incriminate. Io allora mi chiedo: ma se parte della struttura cade giù c’è pericolo anche per le ali esterne? Se dei pilastri, quelli esterni, cedono non c’è una reazione a catena? Tra noi genitori ci sono dei tecnici e questi hanno parlato di situazione non rassicurante. Abbiamo chiesto anche a chi di competenza se queste crepe erano già esistenti e da quanto. La risposta dei tecnici del Comune di Bernalda è stata che durante i controlli di maggio non c’era nulla del genere; quindi altro quesito che mi pongo è: da quando tempo queste crepe sono presenti? Io non penso che queste si sono verificate da un giorno all’altro, e se si significa che è in atto un cedimento strutturale. Noi speriamo di no, ma le crepe che si vedono non sono le classiche filature, infatti dietro l’intonaco e la vernice si vede il cemento che sta venendo meno; questi pilastri esterni dovrebbero garantire la tenuta della struttura. Inoltre, abbiamo notato che anche il marciapiede adiacente alla struttura si è abbassato di livello. Oggi (ieri per chi legge ndr) per noi doveva essere il giorno dedicato ai sorrisi ed alle domande ai nostri figli su come è andato il primo giorno di scuola, invece ci troviamo a dover convivere con la preoccupazione e con la paura. In conclusione, noi ringraziamo il Dirigente scolastico e il Commissario Prefetizio, invitandoli, insieme ai tecnici, a darci notizia sullo stato della struttura ed allo stesso tempo chiediamo che i nostri figli vengano collocati in altro luogo lontani dal plesso Moro».
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