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I presidenti e i delegati delle 42 associazioni aderenti alla Fish Calabria si sono ritrovate all’Eurolido Bclub di Falerna (CZ), dove si sono svolti i congressi delle Fish provinciali di Reggio, Catanzaro e Cosenza e, in assise generale, quello della Fish Calabria Onlus.
L’attenzione degli incontri è stata centrata soprattutto sull’applicazione della Convenzione Internazionale sui diritti delle persone con disabilità – ONU, ratificata anche dall’Italia, e quindi legge nazionale a tutti gli effetti, sia sul Piano Sociale, deliberato dal Consiglio Regionale della Calabria il 6 agosto scorso.
I lavori sono stati introdotti da una relazione «Le politiche sociali in Calabria: Il Piano Sociale e il ruolo della FISH per favorire una corretta applicazione», curata da Don Giacomo Panizza, presidente della Comunità Progetto Sud di Lamezia Terme.
Le associazioni presenti al congresso hanno deliberato un piano d’azione ricco di iniziative politiche, mirate a favorire l’applicazione della Convenzione ONU e del Piano Sociale regionale in Calabria. Tra le azioni previste per l’applicazione del Piano del Sociale della Calabria è intrinseca la volontà ferrea di garantire la presenza adeguata della Fish Calabria e delle Fish provinciali ai tavoli dei piani di zona. In tal senso saranno inviate lettere ufficiali ai comuni capofila con la richiesta di partecipazione.
La Fish Calabria intende assolutamente rafforzare il ruolo di rappresentanza già riconosciuto da molti anni a livello di Governo nazionale, ma poco considerato dal Governo regionale. Si ricorda, a tal proposito, che la Fish Calabria è l’organizzazione ad ombrello che annovera associazioni di persone con disabilità di loro familiari, e non intende confondersi e farsi rappresentare da organizzazioni che, pur operando nell’ambito della disabilità, non hanno tra i soci e nei loro organismi dirigenti persone con disabilità o loro familiari, coinvolte direttamente nella gestione dei programmi e dei servizi. Riaffermiamo con forza il nostro slogan «Nulla su di noi senza di noi».
La Fish Calabria ha sottolineato con rammarico l’assenza di confronto con le organizzazioni di persone con disabilità e dei loro familiari da parte di questo governo regionale, nelle decisioni di politica sociale sulla disabilità. Ciò è molto grave, perchè abbiamo vissuto sulla nostra pelle ancora tagli sui nostri bisogni e, di conseguenza, sui nostri diritti. Chiediamo pertanto azioni mirate a favorire l’inclusione sociale: basta con i ricoveri in istituto e RSA come unica opportunità per le persone con grave disabilità, occorrono servizi alla persona e servizi di sostegno alla famiglia che permettano alla persona con disabilità di vivere nel pieno rispetto delle proprie abilità, sogni e passioni, e alla famiglia di poter vivere con serenità.
A tal proposito la Fish Calabria chiede che venga abrogata dalla legge regionale del 5 ottobre 2007 n. 22, la parte relativa all’ulteriore trasferimento dei fondi del sociale per finanziare servizi di attinenza sanitaria. Riteniamo che tali fondi siano necessari per l’applicazione del Piano Sociale, poichè i pochi soldi attribuiti ad esso attualmente sono già tutti vincolati per le rette dei servizi residenziali.
Ciò significa che tutto quello che riguarda i servizi di inclusione sociale, pari opportunità, assistenza personale, rimarranno carta scritta. La Fish Calabria si oppone fortemente a tale logica e chiede – si fa rilevare – che le Politiche Sociali non continuino ad essere la «cenerentola della politica» ma che diventino, piuttosto, la vera opportunità di inclusione sociale delle persone in difficoltà ed in particolare delle persone con disabilità. Ai Comuni capofila e ai Comuni a loro collegati chiediamo equi piani di spesa del fondo indistinto che hanno ricevuto e, nello specifico, la promozione di servizi innovativi che favoriscano l’inclusione sociale delle persone con disabilità, seguendo le indicazioni del Piano del Sociale e della Convenzione – Onu. Infine la FISH Calabria sollecita le amministrazioni della Regione Calabria, delle Province e dei Comuni calabresi, riguardo alla necessità di avviare una seria indagine sui seguenti aspetti: numero di persone con disabilità, suddivise per fasce di età e geograficamente per Comuni. (nella fattispecie non si fa riferimento agli accertamenti degli invalidi civili e neanche alle certificazioni dell’handicap, art. 3 L. 104/1992, ma a chi è in situazione di disabilità); la rilevazione dei bisogni delle persone con disabilità. La Fish richiede fondamentale la partecipazione attiva delle associazioni di disabili e di familiari nella programmazione delle azioni rivolte alle persone con disabilità. A tal proposito la FISH Calabria e le FISH provinciali si candidano a garantire una rappresentanza adeguata delle associazioni del territorio e a fornire proposte concrete nell’ambito dei Piani di Zona.
La FISH Calabria, nel frattempo, chiede alla giunta regionale tempi brevi per tutte le deliberazioni necessarie all’applicazione del Piano del Sociale della Calabria.

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