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Olte ventisette milioni di euro in un anno per la realizzazione di interventi di completamento e qualificazione della portualità su alcuni porti turistici calabresi, utilizzando le risorse finanziarie previste dal Por Calabria 2000/2006.
Investimenti, questi, che per l’assessore al Turismo, Damiano Guagliardi (in foto), assumono una particolare rilevanza, visto che gettano le basi per «poter organizzare la commercializzazione dei nostri posti barca».
Attualmente, con i finanziamenti messi in campo dalla Regione, risultano completati e collaudati gli interventi sui porti di Cariati e Cetraro, in provincia di Cosenza.
I porti di Corigliano Calabro (Cosenza) e Cirò Marina (Crotone), invece, sono in via di completamento, mentre quelli di Bagnara Calabra e Roccella Ionica, in provincia di Reggio Calabria, sono stati completati relativamente alla porzione di lotti finanziati. Affinchè in Calabria le attività legate al diporto possano espandersi e crescere ordinatamente, però, secondo quanto riportato nel nono rapporto sul turismo, «occorre, oltre a prevedere l’impianto di adeguate e coordinate strutture ricettive, l’adeguamento e l’ammodernamento della normativa finalizzata alla disciplina dell’uso degli approdo».
Un esempio, potrebbe essere il porto di Corigliano dove, accanto «alla pesca ed alla portualità turistica – afferma Guagliardi – si può pensare ad avviare anche un ‘processo doganà e, di conseguenza, innescare un meccanismo di portualità internazionale».
Esigenza, questa, che, come ricorda il dirigente del settore industria alberghiera, termalismo e portualità turistica dell’assessorato, Gianfranco Ielo, nasce dalla «crescente domanda di nuovi posti barca in diverse località calabresi e quindi dell’avvenuta dotazione, oggi, da parte di diversi comuni di piani regolatori portuali, nonchè di progetti definitivi e di opere marittime portuali.
Conseguentemente – prosegue Ielo – si è determinata, nel contempo, una forte richiesta dei predetti Enti di far parte della rete dei porti turistici della Calabria». Ed è stato proprio per procedere ad uno sviluppo armonico ma, soprattutto compatibile nel rispetto dell’ambiente, che si è svolta una riunione tecnico istituzionale con i rappresentanti degli assessorati al Turismo, Lavori pubblici ed Ambiente, «per condividere – è stato detto – azioni comuni, ciascuno per la parte di propria competenza, per la realizzazione di un progetto strategico sulla portualità turistica calabrese».
In questo contesto, è emersa «la necessità di procedere ad una verifica ed aggiornamento degli studi di fattibilità in dotazione della Regione Calabria sui porti turistici calabresi, che risalgono ormai alla ultradecennale Apq Trasporti 106/09 i cui piani non rientrerebbero più in alcuni casi con l’esigenze correnti considerato, soprattutto, lo sviluppo turistico dei territori interni».
Da qui l’idea di procedere all’aggiornamento dello studio di settore della portualità turistica, per una conseguente riprogrammazione degli interventi che tenga in debita considerazione i vari aspetti di sostenibilità e compatibilità ambientale connessi allo sviluppo della nautica da diporto.
«Tale operazione – afferma Ielo – porterà all’approvazione di un piano strategico per lo sviluppo della nautica da diporto in Calabria, strumento per il potenziamento del turismo calabrese nel settore della nautica da diporto al fine di fornire azioni e modalità di esecuzione per lo sviluppo del sistema calabrese della portualità turistica».
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