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A segnalare la scomparsa di Giuseppe Fraietta (in foto), sono stati i familiari i quali hanno allertato i carabinieri di Catanzaro.
Giuseppe si è allontanato da casa sabato scorso, in tarda serata, verso le 22.30.
Di solito il giovane trascorreva il sabato sera con la fidanzata, che questa volta, però, era fuori Catanzaro da alcuni parenti. Fraietta avrebbe quindi lasciato la casa dei genitori, in viale magna Grecia nel rione Fortuna, per dirigersi verso il bar-ristorante dove normalmente i giovani del quartiere si incontrano per stare assieme.
Lì qualcuno lo ha visto arrivare, ma nessuno degli amici, adesso, sa dire come si sia allontanato e con chi. Giuseppe è uscito di casa senza auto e senza telefono cellulare, che non sapeva dove riporre per via dei pantaloni stretti che indossava.
Si tratta di un paio di calzoncini corti a righe viola su sfondo bianco, sopra portava una camicia viola chiaro, scarpe ginniche bianche, al collo una catena d’oro.
Il 24enne, diplomato all’istituto tecnico professionale, impegnato in qualche lavoretto saltuario ma sostanzialmente disoccupato, è alto un metro e 68 centimetri, ha capelli ed occhi neri, lo contraddistinguono una cicatrice all’orecchio sinistro ed un tatuaggio che ha sul petto, circa all’altezza del cuore, che rappresenta un sole tribale con accanto tre stelle ed una scritta gotica.
Alla famiglia con cui vive, Giuseppe aveva detto che non sarebbe tornato prima dell’alba, perchè certamente sarebbe andato in qualche locale notturno e poi ancora in giro. I genitori, Domenico Fraietta ed Angela Spanò, e la sorella 26enne Eleonora, si sono allarmati già domenica poichè in tarda mattinata Giuseppe ancora non si era visto. La sera si sono recati alla stazione dei carabinieri di Catanzaro Lido dove hanno potuto fare solo una segnalazione, dal momento che ancora non erano trascorse le ore necessarie per poter fare una denuncia. Solo da ieri mattina, dunque, Giuseppe Fraietta è ufficialmente scomparso. Il 24enne è già noto alle cronache locali, per essere finito in manette il 23 giugno del 2008 con l’accusa di detenzione illegale a fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
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