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SECONDO i dati del ministero dell’Istruzione, circa 160 studenti calabresi hanno superato con la lode l’esame di maturità del 2012. Altri 3.700 hanno riportato un voto superiore a 90 e quasi 1.600 di loro hanno ottenuto il massimo dei voti. C’è solo da sperare che non ci fossero anche costoro tra i protagonisti dei disastrosi risultati dei test proposti all’Università della Calabria per l’ammissione delle aspiranti matricole al corso di laurea in Scienze della Formazione primaria. Le domande erano ricavate dai quesiti Invalsi proposti per le scuole medie, ma solo 55 dei 647 potenziali universitari hanno superato lo scoglio. E tra questi, la metà aveva circa trent’anni ed era a caccia di una seconda laurea e non apparteneva di certo all’esercito dei 20.547 neo diplomati dei quali, quindi, solo una trentina ha strappato l’accesso al corso di laurea dell’Unical.

Ma scorrendo i risultati dell’esame di maturità forniti dal ministero dell’Istruzione, si scopre che l’annata 2012 è stata una delle più avare di eccellenze negli ultimi anni. Nel 2011, infatti, l’1,4 per cento dei candidati calabresi ha ottenuto la lode dalla commissione. Un dato che in quell’anno è stato superato solo dai ragazzi umbri (1,5 per cento) e dai pugliesi (1,6). Dodici mesi dopo, solo lo 0,8 per cento dei ragazzi ha brillato all’esame di Stato. Pugliesi (1,4) e umbri (1,2) in calo anche loro, hanno subito una flessione molto meno marcata. 

Nel complesso, comunque, quasi 70 diplomati su 100 nel 2012 in Italia non sono andati oltre il voto di 80/100: in Calabria, invece, la percentuale di voti medio-bassi è di dieci punti sotto alla media nazionale. E cresce, di contro, la quantità di ragazzi che ha conseguito il punteggio più alto: 7,7 per cento, contro il 4,4 del resto del Paese. Poco meno del doppio. Nella speranza, però, che la brillante maturità trovi poi riscontro nella carriera universitaria e nella vita professionale.

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