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Si arricchiscono di nuovi particolari le indagini sull’omicidio di Roberto Amendola, il giovane di 23 anni ucciso a lamezia Terme con due colpi di pistola calibro 38 il 13 novembre del 2008, il cui cadavere fu successivamente bruciato. I carabinieri, dopo aver arrestato i presunti autori del delitto, questa notte hanno fermato il terzo uomo, probabilmente colui il quale attirò la vittima in un’imboscata.
Si tratta di Domenico Giampà, fermato nell’ambito dell’inchiesta che nei giorni scorsi aveva portato in carcere i fratelli Aldo ed Aurelio Notarianni come esecutori materialid ell’omicidio.
Amendola, secondo gli inquirenti, era stato ucciso perchè voleva sfidare i clan, mettendsi in proprio negli affari illegali. Gli assassini lo trassero in inganno, fissandogli un appuntamento con il pretesto di cedergli una pistola, probabilemnte con l’intercessione di Giampà.

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