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POTENZA – hanno saputo che è stata avviata la pratica della mbilità per 190 operai: per questo motivo gli operai dell’Italtractor, storica azienda del capoluogo, hanno iniziato la protesta. Sono 332 operai della fabbrica che, infatti, oggi hanno iniziato il presidio davanti allo stabilimento. Salvatore Troiano (Fim-Cisl Basilicata) ha definito la decisione dell’azienda «una scelta unilaterale» e ne ha chiesto «il ritiro», contestaulmente al «rispetto del percorso tracciato nelle scorse settimane con l’azienda per individuare strumenti alternativi alla mobilità. Noi riteniamo – ha concluso – che vi siano gli spazi per un negoziato che scongiuri un ulteriore salasso occupazionale».
Secondo il segretario generale della Basilicata della Uil, Carmine Vaccaro, «in Basilicata non possiamo permetterci il lusso di perdere neanche un altro posto di lavoro. Sindacato, Istituzioni e Politica devono fare quanto più è possibile per far rimanere i lavoratori in fabbrica». Secondo Vaccaro, «la comunicazione dell’Italtractor Gruppo Titan di voler avviare le procedure di mobilità per 190 lavoratori su 332 sarà il primo banco di prova per tutti i soggetti istituzionali per cambiare spartito: dato che la crisi prima o poi passerà, è opportuno non svuotare le fabbriche». Il segretario della Uil lucana ha chiesto al Presidente della giunta regionale, Vito De Filippo, di «convocare con urgenza la proprietà».

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