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Il leader del Movimento Diritti Civili, Franco Corbelli, ha voluto denunciare la «gravissima, inaccettabile situazione del reparto di Pronto soccorso dell’Ospedale dell’Annunziata di Cosenza, situato in uno sgabuzzino, in condizioni assai precarie, allucinanti, indegne di un grande ospedale come quello cosentino – dichiara Corbelli – una realtà assai difficile, quasi impossibile per gli operatori sanitari (medici, paramedici) che vi devono operare 24 ore al giorno, per far fronte a centinaia di interventi giornalieri».
Per questo chiede «l’intervento del nuovo direttore generale dell’Azienda ospedaliera di Cosenza, Pasquale Puzzonia, per dare finalmente una soluzione dignitosa, degna di un Paese civile, a questo importante presidio sanitario del nosocomio regionale cosentino».
Corbelli elogia «la professionalità e la grande abnegazione del Primario di questo reparto, dott. Crocco, e dei suoi colleghi medici e paramedici, degli ausiliari, che riescono con grande professionalità a far funzionare questo importante presidio di pronto intervento, sopperendo e cercando di colmare tutte le spaventose lacune, le difficoltà oggettive, le carenze strutturali e di personale.
La stessa cosa avviene anche per altri reparti dell’Annunziata, in alcuni casi dei Centri di eccellenza che vanno avanti solo grazie alla grande professionalità e ai sacrifici del personale medico e paramedico.
Il Pronto soccorso di un ospedale è il reparto che forse più di altri deve essere in condizioni di assoluta efficienza, agibilità, operatività e sicurezza. A Cosenza invece avviene esattamente il contrario: questo reparto del Pronto soccorso sembra infatti quello di un ospedale da campo in un teatro di guerra, o addirittura un ambulatorio da Paese da Terzo Mondo.
Possibile che nessuno si sia mai occupato, sino ad oggi, di questa assoluta emergenza? Possibile che nessun assessore alla sanità, nessun direttore generale, nessuno amministratore sia mai andato a visitarlo, sia mai andato ad ascoltare le giuste ragioni degli operatori (e dei tanti pazienti che vi fanno ogni giorno ricorso e che vengono ammassati in una stanzetta di pochi metri quadrati) di questo fondamentale presidio sanitario? Possibile che non si riesce a trovare una sistemazione migliore, più dignitosa, sicura per questo importante reparto?
Un locale più agevole, più idoneo, in grado da mettere gli operatori sanitari in condizioni se non ottimali, almeno decenti per poter operare in sicurezza e senza rischi? Possibile che non si riesce a potenziare l’organico di questo fondamentale reparto, ridotto all’osso? Anzichè commissari la sanità cosentina e calabrese ha bisogno di dare risposte a questi gravi e urgenti problemi. Chiediamo – conclude – al nuovo direttore generale dell’Azienda ospedaliera, Puzzonia, di dare finalmente una soluzione dignitosa ed efficiente al problema del Pronto soccorso dell’Annunziata».

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