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Carmine Abate

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VENEZIA – Il calabrese Carmine Abate con il romanzo “La collina del vento”, edito da Mondadori è il vincitore della 50/ma edizione del Premio Campiello. Lo scrittore ha avuto 98 voti sui 273 voti arrivati della giuria dei lettori. Ampio il successo dell’autore arbereshe che ha quasi doppiato la seconda classificata, Francesca Melandri, in gara con “Più alto del mare” (Rizzoli), che ha avuto 58 voti. Al terzo posto Marcello Fois con “Nel tempo di mezzo” (Einaudi), 49 voti. Al quarto Marco Missiroli con “Il senso dell’elefante” (Guanda), e all’ultimo Giovanni Montanaro con ‘Tutti i colori del mondò (Feltrinelli), con 32 voti.

«Dedico il Premio a mia moglie e ai miei figli»: così Carmine Abate, supervincitore quest’anno e già nella cinquina nel 2004 con “La festa del ritorno”, ha commentato con emozione la sua vittoria, proclamata stasera al teatro La Fenice di Venezia. «In questa edizione del cinquantenario la responsabilità di scrivere storie non solo intriganti ma impegnate come questa è ancora più grande. Otto anni fa sono arrivato terzo. Sono proprio felice» ha detto lo scrittore di Carfizzi che questa volta ha superato tutti con una storia che racconta cento anni di resistenza ai soprusi attraverso la saga di una famiglia calabrese, gli Arcuri, che su una collina che nasconde molti misteri per più di un secolo assistono a nascite e morti, amori e ferite. «E’ una famiglia rara, che ci fa sperare», dice Abate.

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