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Due cittadini bulgari, K.A. di 23 anni e S.A., di 35, sono stati arrestati e quattro ragazze, loro connazionali, denunciate a piede libero dalla Polizia del Commissariato di Bovalino, diretto da Luciano Rindone.
Per i due bulgari l’accusa è di sfruttamento della prostituzione che veniva praticata in una villetta regolarmente presa in fitto e ubicata a pochi metri dallo stesso Commissariato.
Le indagini, coordinate dal sostituto procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Locri, Federica Fortunati, erano state avviate alcuni mesi addietro. Ad insospettire la Polizia non solo gli strani movimenti notati nella via in cui sorge la villetta ma anche, e soprattutto, lo sconsiderato aumento di consumo di Viagra registrato nella zona.
Ieri sera gli agenti, coordinati dagli ispettori Cortese e Pacciani, hanno fatto irruzione nella villetta trovandovi un cittadino indiano in attesa d’una prestazione sessuale. Gli sfruttatori, che utilizzavano una Mercedes per il loro sfruttamenti d’affari, a turno controllavano le vie d’accesso all’abitazione e periodicamente facevano avvicendare le ragazze alle quali garantivano solo un pasto caldo provvedendo ad intascare personalmente i guadagni.
I clienti pagavano 50 euro a prestazione ma la cifra aumentava se essa avveniva in altro posto. Sequestrati telefonini cellulari, banconote, patenti e carte bancomat. Le indagini non sono concluse. Tra le ragazze «sfruttate» anche una con un handicap fisico che, però, la Polizia non ha ritenuto di dover denunciare.

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