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POTENZA – Il sindaco di Potenza verrà deciso il 21 giugno, al termine del ballottaggio tra il candidato del centrosinistra Vito Santarsiero (46,5 per cento) e quello del centrodestra Giuseppe Molinari (35,3 per cento). Il mancato superamento del 50 per cento da parte dell’uscente Santarsiero si può giudicare come una sorpresa, in quanto lo stesso esponente del Pd fu eletto nel 2004 al primo turno con il 74,1 per cento, numeri che gli valsero la definizione di “sindaco bulgaro”. Questa volta a Potenza vi è stata competizione vera, anche perchè, a differenza delle due Province lucane (dove il centrosinistra ha vinto al primo turno), il Pd non ha avuto il sostegno dell’Idv che ha presentato un suo candidato, Antonio Autilio (5,5 per cento). Nelle prossime ore, Santarsiero e il Pd «valuteranno ipotesi di apparentamento, senza – ha detto il sindaco uscente – chiudere la porta a nessuno».
Nel Pdl, invece, c’è grande entusiasmo per l’arrivo al ballottaggio di Molinari, fino al 2006 deputato della Margherita. «Con questo voto, che boccia Santarsiero – ha detto stamani Molinari ai giornalisti in piazza Mario Pagano, nel pieno centro storico di Potenza – la città ha dimostrato che ha voglia di cambiare». Per il ballottaggio, sembra scontato l’apparentamento del Pdl con il candidato dell’Mpa, Salvatore Lacerra, che ha ottenuto un sorprendente 4,2 per cento. Da definire, infine, la scelta dell’Udc: il candidato sindaco del partito di Casini, Emilio Libutti, ha raggiunto il 6,2 per cento.
Per il ballottaggio Santarsiero «valuterà le ipotesi di apparentamento, senza chiudere le porte a nessuno». Parlando con l’Ansa, Santarsiero ha aggiunto che «per le elezioni comunali di Potenza, il risultato della coalizione è soddisfacente rispetto a quello ottenuto per le europee. Prendo questo dato – ha proseguito – come un apprezzamento verso il processo di rinnovamento che abbiamo avviato, verso il nostro programma e verso la nostra campagna elettorale». Riferendosi al mancato superamento del 50 per cento (nelle amministrative del 2004 fu eletto al primo turno con il 74 per cento), il candidato del Pd (che era sostenuto da sei liste, ma non dall’Idv che ha presentato un suo candidato sindaco) ha detto che «probabilmente scontiamo anche la frammentazione delle liste e l’alto numero di candidati alla carica di sindaco».

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