2 minuti per la lettura
di PINO SURIANO
Don Michele Cirigliano, parroco di Nova Siri scalo, lo ha annunciato ai suoi fedeli dall’altare. Non senza un pizzico di commozione in volto. Del resto erano anni che prometteva: “Riavremo ciò che è nostro”. E adesso, dopo undici anni di battaglia giudiziaria, è arrivata la prima vittoria. L’oggetto in questione è il terreno sito in via Siris, che la parrocchia di San’Antonio di Padova aveva acquistato nel 1998 con l’intento di realizzarvi un Centro parrocchiale, una struttura aperta alle esigenze socio-educative della comunità. Quella stessa proprietà, però, fu subito rivendicata da un altro soggetto, il Consorzio agrario regionale della Lucania. Il Carl, che già prima del 1998 conduceva in locazione un immobile dell’area, chiese il riconoscimento del proprio diritto di prelazione e, conseguentemente, il trasferimento della proprietà. La parrocchia, a questo punto, per tutelare il suo acquisto, ha resistito in giudizio sostenendo la liceità dell’operazione. Tanto è bastato per avviare una battaglia giudiziaria durata più di un decennio, nel corso della quale è anche sopraggiunto il fallimento del Carl. Soppresse le Preture, la controversia è stata incardinata presso il Tribunale di Matera, sezione distaccata di Pisticci. E proprio il Tribunale di Pisticci ha dato ragione alla parrocchia. La sentenza in primo grado del 12 maggio scorso ha infatti definito “improponibile ed infondata in fatto e diritto” la domanda proposta dal Carl e, di converso, ha accolto le tesi dell’ente religioso le cui ragioni, nelle fasi successive al fallimento del Consorzio, sono state sostenute dagli studi legali Scorcia di Bari e Mitidieri di Nova Siri. La piena e legittima proprietà del bene, dunque, è stata riconosciuta alla parrocchia S. Antonio di Padova. «Non si tratta solamente di una vittoria della parrocchia e del suo titolare -ha spiegato l’avvocato Giuseppe Mitidieri- ma di tutta la comunità di Nova Siri. L’area acquisita, infatti, sarà destinata alla realizzazione di una struttura avente scopi di accoglienza e beneficienza». La struttura, che di sicuro non sarà realizzata in tempi brevissimi, è attesa da tempo dalla comunità locale. Il Centro che sarà realizzato, infatti, andrà a colmare l’annosa carenza di spazi di aggregazione giovanile, che la comunità lamenta da anni e che è anche al centro della campagna elettorale in corso a Nova Siri. Per don Michele Cirigliano è un’altra grande gioia. Questo obiettivo era diventato per lui una sorta di dovere morale, un ennesimo atto di riconoscimento per l’accoglienza e l’amicizia che la comunità gli ha riservato nella sua cinquantennale esperienza di sacerdozio a Nova Siri, e che ha avuto una straordinaria espressione nella grande festa organizzata l’anno scorso dai fedeli per i suoi 80 anni.
COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA