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POTENZA – La settimana più attesa dell’anno è finalmente partita. In piazza Mario Pagano, i portatori del Santo hanno aperto la loro cantina e tutto il centro storico si animerà con iniziative e manifestazioni che prepareranno il clima per la Storica leggendaria processione dei turchi.
Numerosi gli eventi che, dallo scorso febbraio, sono stati messi a punto da quattro diverse associazioni, coordinate dall’amministrazione comunale. La Pro Loco di Potenza, i Portatori del Santo, l’Associazione culturale San Gerardo vescovo e l’associazione Imago historiae hanno lavorato alacremente perché anche quest’anno un importante pezzo della nostra storia non vada perduto. «La capacità di aprirsi alla cultura europea – ha detto il sindaco Vito Santarsiero, aprendo le danze – e quella di guardare alla cultura locale sono i due pilastri dell’azione di questa amministrazione». Dopo le grandi mostre, quindi, dal Comune sono arrivati 110.000 euro per finanziare l’ultimo e il più intenso periodo del Maggio potentino. E per sottolineare il sempre più forte radicamento della festa, quest’anno si sono fatte una serie di scelte nuove. Prima fra tutte lo spostamento, in piazza Mario Pagano, della manifestazione che da 13 anni organizzano i Portatori del Santo. «Uno spostamento simbolico per noi – hanno spiegato Gennaro Favale e Giuseppe Lovito – perché corona anni di impegno e passione a favore della nostra città». Nella principale piazza della città, quindi, sono stati allestiti stand gastronomici aperti a tutti. Si ballerà la taranta con il gruppo lucano Iatrida e si ascolterà buona musica. Ci si preparerà così al pranzo sociale dei Portatori, altro evento diventato ormai storico, previsto per il 29 maggio, poche ora prima della Sfilata. Rosario Avigliano e Gino D’Angelo, dell’associazione Imago historiae hanno, invece, lavorato proprio sui dettagli storici: partendo dalle “Cronache potentine” di Raffaele Riviello, hanno elaborato il progetto del tempietto di san Gerardo così come doveva apparire ai potentini di qualche secolo fa. Una macchina scenica che – nelle speranze degli ideatori – potrebbe diventare quello a Matera è il carro della Bruna. «Quest’anno non siamo riusciti a realizzarlo perché abbiamo cominciato a lavorare da febbraio – hanno spiegato – ma dal prossimo anno speriamo di poter celebrare il patrono con quest’ultimo elemento. Contiamo, però, sull’aiuto di tutti gli artigiani della città già da settembre. In piazza del Sedile, inoltre, contiamo di ricostruire un giardino in stile Ottocento». Quest’anno ci si dovrà, però, accontentare delle proiezioni multimediali che saranno proiettate il 27 e 28 maggio in piazza Sedile. Un ritorno al passato, quindi, come conferma anche il presidente della Pro Loco, Giovanni De Marco, che ha sottolineato l’importanza di confermare lo stesso percorso dello scorso anno, proprio perché si radicalizzi tra la gente.
Ma – considerato il gran numero di feste “profane” – quella di san Gerardo è una festa soprattutto religiosa. A ricordarlo è don Vito Telesca: il 30 maggio, quindi, per il centro storico è prevista la processione religiosa, mentre le cresime – spostate al 1 giugno – saranno dedicate al tempio. Per non sfigurare, però, anche l’associazione culturale San Gerardo vescovo ha organizzato la sua festa: «Io sono di Stagliuozzo – ha detto don Vito – e così ho pensato di riproporre anche a Potenza la Festa della strazzata che in quella contrada tanto successo ha avuto». E per far uscire la festa dai confini cittadini, il presidente della quarta Commissione, Roberto Speranza, ha annunciato che – attraverso l’associazione Ascom – si è tentato di vendere dei pacchetti ai turisti.
Tutto è pronto, quindi. Che la festa abbia inizio.
Antonella Giacummo
a.giacummo@luedi.it

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