2 minuti per la lettura
Il presidente del Tribunale Fred Salomon ha letto in aula la sentenza con la quale ha accolto la richiesta di estradizione presentata dall’Italia e ha respinto invece quella della Germania.
Secondo i giudici olandesi, i fatti punibili che riguardano Strangio sono una conseguenza della rivalità tra le cosche a San Luca e «dunque il legame con l’Italia è più importante che la relazione con il luogo nel quale il delitto è avvenuto».
Le autorità italiane, si legge nella sentenza, perseguiranno Strangio «per gli omicidi in Germania», ovvero per la strage di Duisburg, ma anche per la partecipazione ad un’organizzazione criminale.
Anche le autorità tedesche, si sottolinea, avevano indicato come prioritaria l’estradizione dell’imputato in Italia. Inoltre, rileva il tribunale olandese, gli inquirenti italiani hanno concluso le indagini sull’associazione mafiosa. Il Tribunale è quindi arrivato alla conclusione che “sussiste la possibilità di applicare la legge sull’estradizione”.
Dunque Giovanni Strangio è stato estradato in Italia sia per la strage di Duisburg del Ferragosto 2007 sia per le accuse di associazione mafiosa.
Strangio che si trova in carcere in Olanda nel penitenziario di Vught, tra Rotterdam ed Eindhoven, dal 12 marzo scorso quando fu fermato Diemen, nei pressi di Amsterdam. A chiedere la sua estradizione sono state le autorità giudiziarie di Reggio Calabria
La procedura per la sua consegna all’Italia è quella prevista dal mandato di arresto europeo. Nella sentenza con la quale i giudici olandesi hanno autorizzato l’estradizione, si nota un piccolo errore. C’è un cambiamento del nome di Giovanni, ribattezzato Giuseppe, nella trascrizione della parte relativa alla «decisione» finale.
Ma le autorità giudiziarie olandesi, spiega un portavoce, assicurano che non avrà alcuna conseguenza perchè Strangio presente in aula, ha confermato le sue generalità.
LA DIFESA
Intanto i difensori di Giovanni Strangio hanno già presentato richiesta di interrogatorio per il loro assistito da parte della Dda di Reggio Calabria.
Lo ha reso noto proprio uno dei difensori del giovane, l’avvocato Antonio Russo.
L’interrogatorio potrebbe svolgersi già nei prossimi giorni, non appena Strangio sarà estradato in Italia.
«Ci auguriamo – ha dichiarato Russo – che l’Italia acquisisca dall’autorità giudiziaria tedesca tutta la documentazione riguardante specificatamente la posizione di Strangio in modo da consentire alla difesa di prenderne conoscenza e verificare l’asserita sussistenza della prova a carico».
«La prova documentale – ha proseguito il legale – sulla scorta della quale è stato emesso il provvedimento di custodia cautelare non è mai pervenuto in Italia e nessuno ha avuto la possibilità di verificarne il contenuto».
COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA