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CHI vive nel centro storico potentino ieri mattina ha visto rosso. Qualcuno avrà pensato all’opera di un comunista, qualcun altro a un nuovo modo per delimitare gli spazi di parcheggio per i carabinieri. Per un’intera mattinata tutti si sono interrogati: ma quella sottile linea rossa che cosa sta delimitando?
Il mistero è stato risolto solo nel pomeriggio, dopo una serie di telefonate per cercare di sbrogliare la matassa. “Ruga rubens”: questo è il nome della linea che, nella notte tra lunedì e martedì, ha circondato tutto il centro storico.
Si tratta – ha spiegato la direzione per i Beni artistici e culturali della Basilicata – «di un percorso culturale che partirà dalla cattedrale di San Gerardo per concludersi con la visita al Museo nazionale in Palazzo Loffredo, dopo aver ripercorso la cinta muraria medievale attraversando le Porte, le chiese, i palazzi e le piazze, testimonianze storiche della città di Potenza».
«Un’iniziativa – ha spiegato anche l’assessore alla Viabilità, Donato Coviello – proposta dalla Società italiana per la protezione dei beni culturali (Sipbc) e dalla Soprintendenza, a cui il Comune ha dato la sua adesione.
Ogni palazzo importante, in questo modo, è poi all’interno di un cerchio numerato. Verrà, quindi, distribuito un opuscolo su cui si potranno leggere le notizie storiche relative al palazzo che corrisponde al numero. Si tratta di un progetto internazionale». Ma le critiche non si sono fatte attendere. A guidare la “rivolta” il consigliere comunale della Federazione di centro, Giulio Spadafora. Bocciata dal consigliere – e da alcuni commercianti – la vernice indelebile: «la pavimentazione di via Pretoria è appena stata rifatta, senza contare che i sanpietrini collocati davanti alla Caserma dei carabinieri hanno già di per sé un valore storico, sono addirittura numerati». E poi c’è quell’assenza di comunicazione da parte del Comune.
Ma, problemi comunicativi a parte, un dubbio ancora resta: la linea è indelebile o removibile? «Gli itinerari storici, culturali e religiosi vengono valorizzati attraverso la realizzazione di una segnaletica orizzontale removibile, che congiunge i beni culturali», spiega la Soprintendenza, spiegando che il progetto rientra nell’iniziativa ministeriale “A porte aperte”, che in Basilicata si svolgerà dal 20 al 22 maggio. La linea, invece, secondo l’assessore (e Spadafora), resterà per sempre. Il giallo continua…
Antonella Giacummo
a.giacummo@luedi.it
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