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I tifosi conoscono il motivo per il quale il Potenza ha deciso di gestire il difensore Di Bella: per un’evidente necessità economica. Spieghiamo meglio a cosa si riferiscono le voci: dalla partita di Terni (era la dodicesima di ritorno), quando fu espulso per doppia ammonizione, Di Bella non ha più giocato con regolarità. Ha saltato il Marcianise per la squalifica di un turno, ma ha mantenuto la diffida, ossia ad ogni ammonizione successiva sarebbe stato squalificato. Per questa ragione, ha giocato un tempo a Foligno; è stato “costretto” a giocare col Pescara (nonostante uno svenimento nell’allenamento del sabato), anche per l’assenza di Cuomo e Patarini; è stato cambiato dopo 45’ a Taranto. Domenica, contro il Benevento, sarà in campo per la sua presenza numero 25 in campionato.
Di Bella è in prestito a Potenza dal Livorno: i toscani verseranno nelle casse del Potenza ulteriori 50 mila euro per la valorizzazione dell’atleta. Ma c’è di più: avendo il giocatore in prestito, quindi non essendo di proprietà del Potenza, la società potrà intascare il premio, previsto dalla Lega per l’impiego di giovani calciatori, solo nel caso in cui questa valorizzazione del Livorno si materializzasse. Appunto, dopo aver fatto 25 presenze in campionato: dopo Taranto, Di Bella ne ha 24. Questo premio di Lega, non indifferente, ammonterebbe a circa 125 mila euro, sulla base dei minuti giocati dal difensore romano in tutta la stagione. Somma che si aggiungerebbe ai 50 mila dei toscani.
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