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Constantin Sindumitru, romeno 28enne, è stato assolto dall’accusa di omicidio di un suo connazionale, Claudio Capra, di 30 anni, ucciso il 27 maggio del 2007 con una coltellata alla nuca e tre colpi di pistola nei pressi del lungomare di Crotone, «per non aver commesso il fatto».
L’assoluzione era stata chiesta anche dal pm Alessandra Susca. Sindumitru è stato in carcere per quasi due anni ed era stato scarcerato il 13 marzo scorso dopo che il principale teste d’accusa, Dimitru Botea, che aveva raccontato di avere visto la vittima sanguinante mentre scappava da tre inseguitori, uno dei quali indicato poi nell’imputato.
Sentito per rogatoria dai giudici romeni, Botea ha sostenuto di aver riconosciuto Sindumitru per via di un orecchino che il giovane portava, ma, a questo punto, è emerso che si trovava a 50 metri di distanza e che soffre di miopia e dunque la sua testimonianza è risultata poco attendibile.
Inoltre, al teste sono state mostrate le foto di tre uomini, tra i quali l’imputato, che Botea non avrebbe riconosciuto.
Un altro romeno, entito sempre per rogatoria, ha invece sostenuto di avere trascorso la serata del 27 maggio con Sindumitru ed altri amici in una pizzeria di Crotone, fornendo al giovane un alibi.
«Volevo uccidermi, in carcere. Tante volte. Sono stato male, ho preso tante medicine, ho fatto lo sciopero della fame. Io mi vergogno, la mia vita è distrutta. Io un omicidio, non si può sopportare».
Costantinu Laurentiu Sindumitru, si è sfogato subito dopo la lettura della sentenza con cui è stato assolto con formula ampia dall’accusa di aver assassinato il connazionale Capra.
1|8]Nella foto: il romeno Constantin Sindumitru assolto dall’accusa di omicidio
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