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Il prossimo 3 maggio si celebrerà l’ottava Giornata Nazionale per l’Epilessia. Per l’ occasione e dopo venticinque anni, la LICE ha promosso una ricerca che sarà presentata proprio domenica. Dal sondaggio è emerso che in Calabria sono oltre 12.000 le vittime dell’epilessia, mentre in tutta Italia sono interessate circa 500.000 persone (l’1% della popolazione), con 25.000 nuovi casi all’anno. La ricerca ha analizzato l’evoluzione dell’informazione e della percezione della malattia da parte della popolazione italiana. Rispetto al passato, molte più persone conoscono la malattia: il 92% della popolazione oggi, il 73% 25 anni fa. Ma le conoscenze sugli aspetti specifici della malattia sono per lo più molto generiche ed imprecise, a partire dalla natura della malattia e dalle sue cause: il 40% ritiene ancora, erroneamente, che l’epilessia sia una malattia mentale o psichica mentre è una malattia neurologica, dovuta ad una disfunzione transitoria del cervello. «Nella lotta all’epilessia, ed al pregiudizio che circonda la malattia, molto è stato fatto negli ultimi 25 anni – afferma il presidente della LICE Ettore Beghi – lo dimostrano i dati della ricerca che la LICE, da anni fortemente impegnata sul fronte scientifico e divulgativo, ha voluto promuovere per indagare la consapevolezza degli italiani sulla malattia. Ma la strada è ancora molto lunga, e la LICE sarà sempre in prima linea». Grazie ai farmaci di nuova generazione, alle tecniche chirurgiche ed all’elevata esperienza clinica dei medici italiani, oggi si riesce a contrastare in modo efficace questa malattia nella grande maggioranza dei casi. Ma sui pazienti pesano ancora pregiudizi e discriminazioni.
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