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NASCE a Roma il Centro orientamento per emigrati calabresi, «che nella capitale – secondo quanto riferisce in una nota il presidente del Centro, Tonino Perrelli – sono circa 600 mila e occupano posti di sommo prestigio ai vertici delle istituzioni pubbliche». Presidente onorario del Centro è stato nominato l’avvocato Vincenzo Montone.
«La Calabria di un tempo, di povertà e di emigrazione, non esiste più – afferma Perrelli –. Si sono ribaltate inveterate tendenze e la regione può puntare ad esse alla pari di altri popoli nella unificazione Europea. Aspro e forte come la sua terra, il carattere dei calabresi, ha mostrato la sua determinazione nei panni di emigrato. Oltre il 40% dei calabresi che vivono a Roma è costituito da operai, commercianti ed impiegati. Per il resto si parla di ceto medio alto che poco alla volta è riuscito ad attingere traguardi di grande prestigio tanto che si potrebbe perfino affermare che l’ossatura dell’apparato statale romano sia calabrese. Anche in campo medico, molti sono i docenti universitari e i primari di origine calabrese. Dovunque vivono e operano, i calabresi, non rinunciano a mostrare, attraverso la suggestività di tradizioni originali, il vero volto della loro terra a promozione e sostegno della stessa identità espressa anche con l’esigenza di salvaguardare la cultura d’origine».
«In tale ottica – dice ancora Perrelli – si collocano le varie associazioni calabresi a carattere volontario, senza scopo di lucro, in Italia ed all’estero. Nella sola città di Roma operano infatti ben quattro associazioni. I calabresi non sarebbero riusciti ad inserirsi nella nuova terra senza sentire dentro di se la carica creativa della loro terra d’origine. Lentamente, ma decisamente, il riscatto perseguito oggi è stato raggiunto».
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