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Due imprenditori turistici B.M. e G.M., di 79 e 56 anni, rispettivamente padre e figlio, sono stati denunciati dai carabinieri della compagnia di Tropea (Vv) per una serie di reati ambientali che vanno dall’accumulo e scarico di rifiuti speciali, deturpamento delle bellezze naturali, modifica dello stato dei luoghi e furto di acque nel sottosuolo.
II fatto è avvenuto a Ricadi, sulla costa Vibonese, dove i due, proprietari di una struttura ricettiva, nel corso di un servizio per la salvaguardia dell’ambiente che ha visto impegnati oltre che i carabinieri della stazione di Spilinga diretti dal luogotenente Francesco Cocciolo, sono stati sorpresi mentre stavano seppellendo dei rifiuti speciali in un’area di circa 200 metri ricavata in parte nella loro proprietà e in parte vicino la riva del mare.
Inoltre, sempre all’interno della struttura, sono stati scoperti sei pozzi da cui veniva estratta l’acqua senza le dovute licenze e prescrizioni. Della vicenda è stata interessata l’Arpacal, l’Asp e l’Ufficio tecnico del comune di Ricadi per i provvedimenti di loro competenza tra cui la verifica del grado di inquinamento prodotto dal materiale accumulato ed in parte già sotterrato.
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