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Ha negato di essersi trovato in sala operatoria accanto al letto di Federica
Monteleone, uno dei due infermieri chiamati in causa durante il processo da tre elettricisti, sentito dal pm subito dopo ha dato un’altra versione dei fatti, rendendo ancora più complessa la ricostruzione della verità.
L’ausiliario dell’ospedale di Vibo Valentia, Francesco Manco, ha escluso l’assenza dei medici nella sala operatoria nella quale fu eseguito l’intervento su Federica Monteleone, la ragazza di 16 anni morta nel gennaio del 2007 a seguito di un’appendicectomia.
Manco è stato sentito dal sostituto procuratore della Repubblica di Vibo Valentia, Fabrizio Garofalo, subito dopo la deposizione dei tre elettricisti, che lo avevano indicato quale infermiere presente nella sala operatoria dove stava avvenendo l’intervento nei confronti della ragazza.
Nel corso dell’interrogatorio degli elettricisti è emerso che, dopo il black out elettrico verificatosi durante l’intervento, nella sala operatoria non c’era nessun medico.
«Escludo – ha detto Manco al pm – che quando sono giunti gli elettricisti io mi trovassi nei pressi della porta d’ingresso della sala operatoria provvisoria ed abbia potuto notare all’interno ciò che stesse succedendo, anche perchè io ero impegnato a svolgere le mie mansioni. Ritengo inoltre che sia impossibile che i medici di sala si possano essere allontanati durante l’intervento».
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