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Innanzitutto mi voglio complimentare con il vostro giornale per il rinnovamento in dinamismo e nel fermento culturale proposto marcato Calabria.
Finalmente, nel mondo globale dove è assolutamente necessario rivitalizzare le peculiarità locali per sopravvivere, per non essere schiacciati ed omologati, si inserisce un giornale che ci informa sulla nostra storia , sulla nostra terra. E’ non sono contro la globalizzazione se vista come collante di un caleiodoscopio di colori quale deve essere un mondo bello e ricco proprio perchè vario. Ho scoperto dalle vostre pagine lo scrittore Strati, ripromettendomi di approfondirene la conoscenza attraverso i suoi scritti.
E’ bello poter riempire l’amore naturale e spontaneo verso la propria terra con la conoscenza. Se non conosci non ami e quando si tratta della tua terra, dei tuoi luoghi, di quei luoghi che giornalmente respiri parti già nel vantaggio dovuto ad un attaccamento primordiale che và però riempito di conoscenza.
L’intervista di Strati ha contribuito a mettere granelli di conoscenza nell’amore che già provavo per la mia terra.
E’ la via maestra per uscire da una crisi secolare della nostra terra, il riappropriarci dei nostri luoghi, amarli per poi pretendere che coloro che scelgono di amministrarci debbano avere una marcia in più.
Non se ne può più delle dinastie politiche, dei cosiddetti politici di razza che sono solo affaristi ed invece di servire il popolo ne rubano il futuro. Perchè è così, se non si agisce con passione ed amore verso il proprio popolo, si ruba non il presente ma il futuro dei nostri figli.
Ritrovare l’orgoglio di essere un unico popolo nelle differenze di ogni luogo che colora la Calabria, così come la Calabria stessa un pezzo di quel puzzle chiamato Italia.
In questo dobbiamo apprezzare il federalismo che ci consentirà di vedere finalmente chi agisce nel nostro interesse e chi, invece, mirando al proprio di interesse, ci ruba il futuro, il futuro dei nostri figli.
In quest’ottica particolare con il collante della conoscenza della nostra storia riusciremo ad emergere dall’ ignoranza, vero cancro che rischia di portarci al punto di non ritorno, provocando la maledizione dei nostri padri che per questa terra hanno dato spesso sangue e sudore.
Grazie sign. Strati a nome di tutti i calabresi.

Giuseppe Monizzi da Crotone

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