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Si facevano pagare interessi mensili che variavano dal 10 al 40% dietro continue minacce di morte. Per anni la vittima, un falegname di Vibo Valentia, ha continuato a subire finchè ha deciso di raccontare tutto ai carabinieri della Compagnia di Tropea. E proprio i militari stamani hanno arrestato due persone e denunciate altre quattro per usura ed estorsione aggravati dalle modalità mafiose. I sei, secondo l’accusa, sono legati alla cosca Mancuso operante a Limbadi, nel Vibonese. L’inchiesta, coordinata dalla Dda di Catanzaro, ha portato all’arresto di Roberto Cuturello, di 42 anni, e Raffaele Lentini, di 52, mentre avvisi di garanzia sono stati notificati a Giovanni Mancuso (68), ritenuto dagli investigatori uno dei capi dell’omonima cosca, Pantaleone Rizzo (42), Michele Marturano (35) e Raffaele Galizzi (32).
Nel corso dell’operazione denominata «Pinocchio» i carabinieri hanno sequestrato numerosi documenti ritenuti utili alle indagini.
I reati contestati si riferiscono al periodo dal 2000 al 2006.
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