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Serviva a rifornire le strutture dell’Asl Salerno 3 e una cinquantina di comuni delle province di Salerno, Cosenza e Potenza, il gasolio per riscaldamento adulterato, circa 115mila litri, risultato privo di potere calorifero e con caratteristiche di qualità ed efficacia assai lontane dalla normativa sugli idrocarburi.
L’ingente quantitativo di gasolio è stato sequestrato dalla guardia di Finanza del comando provinciale di Salerno, che ha apposto anche i sigilli a quattro depositi di altrettante società salernitane che commercializzano oli minerali.
A disporre il maxi sequestro è stato il tribunale del riesame di Salerno su richiesta della Procura di Vallo della Lucania.
Quattro le società coinvolte; contestato agli amministratori il reato di frode in pubbliche forniture.
Nel corso degli accertamenti, le fiamme gialle, hanno scoperto che il gasolio per riscaldamento risultava deficitario per percentuali che vanno dal 31% al 95%.
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