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VIBO VALENTIA – In linea di continuità con il Tropea Festival Leggere&Scrivere, l’evento culturale che da anni anima l’autunno vibonese, entra nel vivo la sezione Off. Musica, letteratura, cinema, arte. Il ventaglio delle tematiche si arricchisce di settimana in settimana per dare spazio alla cultura declinata nelle sue diverse forme. Questo l’intento del Sistema bibliotecario vibonese e dei direttori artistici Gilberto Floriani e Maria Teresa Marzano nel presentare il programma invernale del festival Leggere&Scrivere Off. Dinamicità e curiosità tendono a caratterizzare il lavoro del consolidato team che, dopo il successo dell’ultima edizione, conta di ripetere la straordinaria esperienza con una partecipazione agli eventi sempre maggiore. Strettamente legato al territorio di cui rimane una delle espressioni più felici, la kermesse tenta di coniugare al contempo la vena tradizionale del Sud con la voglia di emancipazione e riscatto.
Il taglio del nastro, avvenuto lo scorso dicembre con la presentazione dell’ultimo lavoro discografico di Paolo Benvegnù, eclettico chitarrista e cantautore, ha rimesso in moto gli ingranaggi della collaudata macchina di successo. Tutti gli appuntamenti, che si terranno a Palazzo Santa Chiara, sono concepiti per superare la presentazione tradizionale delle opere che, invece, saranno proposte all’utenza secondo il metodo del dibattito e del confronto tra ospiti e pubblico. Si ripartirà il 30 gennaio con lo spettacolo incentrato sulla seconda Grande guerra, di Francesca Prestia, dal titolo “E’ un cannone, non è un temporale”. Più argomenti in campo psicologico verranno affrontati nel corso del filone “Di traverso” che fornirà uno spazio fisico e mentale entro il quale sarà possibile una riflessione sul proprio stare nei luoghi della convivenza e nelle relazioni.
Di giornalisti e giornalismi si discuterà con la scrittrice e giornalista Paola Bottero mentre le scuole saranno protagoniste dell’incontro con Nuccio Ordine ed il suo “L’utilità dell’inutile”. Si manterrà forte il legame con il territorio e con la storia passata e presente tramite le serate in compagnia di Santo Gioffrè autore de “Il gran capitano e il mistero della Madonna Nera” e Angela Napoli con “L’antimafia dei fatti”. Soddisfare il bisogno dell’uomo di riempire i vuoti della conoscenza e di codificare, una volta acquisiti gli strumenti, la realtà circostante. Questo vuole essere la sezione Off della kermesse: «Riteniamo che un Festival, per essere vivo e per stimolare uno scambio proficuo con la realtà sociale che lo ospita, non può limitarsi a una più o meno lunga e densa serie di appuntamenti in un certo periodo dell’anno; quella vetrina deve essere, ed è il nostro proposito, una sorta di risultato del lavoro che si svolge durante tutti i mesi che lo precedono», spiega la Marzano nel rimarcare l’idea di continuità con la manifestazione ufficiale. Avere consapevolezza del proprio valore e del ruolo che il Sistema bibliotecario, con oltre trent’anni di esperienza, è riuscito a ritagliarsi in un contesto storico sottoposto alla dura legge del profitto: «La sezione Off- conclude il direttore artistico – si impegnerà nel dare quella elasticità e quel desiderio di sperimentazione che ha sempre contraddistinto i nostri appuntamenti».
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