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Vince, anzi stravince Vibo sul parquet di Montichiari: soffre un pochino nel primo set, va in affanno nel terzo (probabilmente per un calo mentale fisiologico), ma porta casa tre punti preziosissimi, validi per guadagnare l’accesso alla Coppa Italia. Profumo di impresa, considerando soprattutto la forza della formazione bresciana che all’appuntamento ci arriva dopo aver rifilato leziopni di volley a Treviso e Piacenza (mica due squadre qualunque).
Coach Gulinelli si affida in partenza al palleggiatore Vieira, schiera Simeonov nel ruolo di opposto ed ordina le schiacciate a Diaz e Contreras tutelandosi nella fase di ricezione coi solidi centrali Shumov e Cozzi. Montichiari ha qualità comunque discrete, garantite innanzitutto da Gavotto (che risulterà il migliore a fine gara) ed in seconda battuta da Horsting, bravo tanto in ricezione
quanto sottorete. Il primo set è particolarmente combattuto: Montichiari vive sulle ali dell’entusiasmo e prova a regalare ai propri tifosi un gran Natale, ma Vibo è sempre lì, autoritaria e compatta, pronta a rispondere colpo su colpo agli attacchi lombardi. Si vive di un equilibrio sottilissimo che nemmeno il mattatore Gavotto riesce a rompere. Si arriva fino ai vantaggi che premiano la formazione di Gulinelli: decisivi i punti di Diaz e Contreras.
Si chiude 28-26 per i calabresi ed è un primo chiaro segnale di autorità: nei momenti decisivi la Tonno Callipo ha nervi saldi ed autorità da corazzata. Che consente di rispedire al mittente anche i tentativi orgogliosi di Montichiari nel secondo set: i lombardi sono furiosi, ma allo stesso tempo nervosi ed imprecisi. Vibo mantiene, invece, una lucidità straordinaria con la quale gestisce anche le palle più delicate. Perfino Gavotto sbaglia, non falliscono invece gli uomini di Gulinelli che allungano al momento giusto e conquistano grazie ad un superlativo Simeonov il 2 a 0 negli scambi finali (25-23). Subentra poi un pizzico d’appagamento, generato probabilmente dalla sensazione d’avere ormai in pugno la vittoria ed i tre punti. Ma Montichiari è osso duro, non molla mai la presa e nonsbaglia un solo colpo nel terzo set, archiviato con un vantaggio di dieci punti: tanto per meriti propri quanto per demeriti di Vibo(troppo molle in ricezione). La gara si riapre, ma nel quarto set vien fuori nuovamente lo spirito autoritario della Tonno Callipo: Diaz e Contreras non falliscono più un colpo, la difesa è di marmo ed il 25-20 è soltanto la logica conseguenza di un set giocato quasi perfettamente.
Luca Bertelli
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