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E’ UNA raffica di no, per il momento, quella che arriva dalla Calabria all’uso della sigaretta elettronica. Con il decreto Istruzione, convertito in legge nei giorni scorsi, è stato cancellato  il divieto di utilizzo della sigaretta elettronica nei luoghi pubblici, che era stato introdotto a giugno. Ma la discrezionalità sulle boccate di fumo digitale nei locali chiusi, adesso resta in mano ai singoli responsabili di uffici, locali, servizi pubblici o privati. E sono molti a restare contrari.

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In un’inchiesta pubblicata oggi dal Quotidiano (LEGGI LA VERSIONE SFOGLIABILE) emergono alcuni casi emblematici, come, per esempio, quello del cinema Moderno di Vibo Valentia: «Il divieto da noi resta», dicono i gestori. Direzione opposta per alcuni supermercati vibonesi e per uno degli hotel più noti della città, il 501, che si dice possibilista. A Cosenza, invece, il sindaco Occhiuto blinda il municipio: «Questione di decoro». E il veto vale anche per gli autobus del Consorzio autolinee, per i quali il presidente Carlomagno dice di voler tutelare i tanti minori a bordo. 

Non dice una parola definitiva invece il neo rettore dell’Unical Gino Crisci, che attende di consultarsi con gli organi d’ateneo. L’idea di una prassi poco educativa, però sembra prevalere.

E ad essere perplessi sull’uso della sigaretta elettronica sono anche i medici. Anna Rotundo, radiologa di Catanzaro, sottolinea che «sostanzialmente non è ancora stato del tutto accertato quanto queste sigarette siano dannose o no», anche perché «contengono, seppure in percentuale bassissima, un po’ di nicotina e se gli additivi nella sigaretta, a parte la nicotina, danneggiano solo chi fuma, per il resto i dubbi rimangono». E allora «sarebbe bene continuare ad utilizzare sale diverse per fumatori e non, perfino con la sigaretta elettronica». Ancora più netto il giudizio del pneumologo Franco De Francesca: «Io dico subito che sono contrarissimo e sono state “salvate” da questo decreto solo le scuole, ci sarà un motivo. Ma va detto soprattutto – continua lo pneumologo – che non si sa bene che cosa sia contenuto nella sigaretta elettronica. Oltre alla quantità, seppure minore, di nicotina, le sigarette elettroniche contengono additivi vari. Secondo alcuni ricercatori, poiché non c’è una legislazione ancora precisa sull’argomento e le case di produzione sono tantissime, queste sigarette potrebbero contenere sostanze molto più nocive della nicotina».

A cura di Laura Cimino, Maria Francesca Fortunato, Danila Tavella

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