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Sul piano del rendimento la squadra amaranto è tornata all’antico facendosi sopraffare da una Juventus tutt’altro che irresistibile e tornando a casa sonoramente battuta. Eppure, aveva cominciato bene la sua partita, come tante altre finite in ambasce. Aveva disputato un’ottima prima mezz’ora di gara all’Olimpico, sembrava dovesse imbavagliare persino la Juventus con la sua tattica equilibrata e la compattezza tra i vari reparti e invece, al primo affondo sulla fascia deibianconeri ha subito il primo gol e col passare dei minuti si è dissolta come neve al sole, perdendo la sua solidità e compattezza che l’aveva caratterizzata per almeno due giornate. Nevio Orlandi parla di risultato bugiardo, ma se al primo sussulto importante la squadra subisce il gol, disgregandosi sol perché deve recuperare, c’è qualcosa che ancora non funziona a dovere. Sarebbe stato opportuno mantenere la calma senza lasciarsi prendere dal panico, subire un gol non è la fine del mondo e cercare di recuperarlo non significa abbandonare ogni speranza, abbandonando le disposizioni tattiche dettate dal tecnico per cercare senza un criterio la via del gol.
La Juventus che ha sofferto per oltre mezz’ora la buona disposizione tattica della squadra amaranto ha chiuso la partita già alla fine del primo tempo ed ha potuto gestirla a suo piacimento, approfittando di una Reggina ormai disunita su un campo che stava per diventare impossibile per via dell’abbondante nevicata.
Il tecnico amaranto non giudica aderente all’andamento della gara quel risultato, ma se lo è sul piano dei gol subiti, non possiamo dire altrettanto sulla qualità del rendimento dopo il primo gol juventino, visto che la Reggina ha via via perso la sua identità finendo inevitabilmente, di subire quattro: «Lo definisco bugiardo il risultato, la Reggina aveva iniziato la gara molto bene. Credo sia un passivo pesante, non avremmo meritato una sconfitta così netta».
Una gara, però, dura novanta minuti e la Reggina non può pensare di evitare una sconfitta, per giunta contro una squadra così blasonata, fidando solo della compattezza dimostrata in mezz’ora di gioco. La squadra non solo ha lasciato troppi spazi in occasione del primo gol, poi disunendosi, ma non è apparsa neanche convinta nell’affondare i suoi colpo prima di subire la rete che ha bloccato la gara e anche dopo: «Forse avremmo dovuto essere più decisi nelle proiezioni offensive, più convinti nel cercare il gol anche sullo 0-0, specialmente nel primo tempo. Avremmo potuto fare male alla Juve un po’ impacciata inizialmente, peccato non averci provato con maggiore insistenza e determinazione. Forse staremmo qui a discutere di un altro risultato». Perchè, inoltre, una volta subito il gol abbandonare la tattica di partenza?
In effetti ci siamo lasciati andare, ma un pizzico di intraprendenza in più, in questi casi non guasta perchè bisogna anche cercare di recuperare. Ma si sa che nel tentativo di sbilanciarsi si finisce per prestare il fianco al contropiede avversario e la Juventus ci ha puniti».
NOTIZIARIO. La Reggina, rientrata domenica dalla trasferta di Torino, riposerà anche oggi e tornerà in campo per allenarsi, martedì pomeriggio. In vista della gara interna col Bologna, un delicato scontro diretto, mister Orlandi dovrà verificare le condizioni dei giocatori infortunati e prestare attenzione a coloro che andranno in diffida. Il tecnico, prima del lavoro settimanale dovrà verificare e Vigiani e Lanzaro già da tempo infortunati e Carmona, uscito in anticipo a Torino, causa una caviglia malconcia, possono tornare disponibili.

Rino Tebala

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