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E’ andata a riscuotere alla Poste la pensione di reversibilità del marito ed ha appreso di essere morta. La brutta sorpresa è capitata ad una pensionata di 77 anni, D.B., residente a Tropea, una cittadina turistica sulla costa vibonese. L’imbarazzo non è stato minore per l’addetto allo sportello postale, che la conosceva benissimo, e che ha cercato di calmarla, invitandola per recarsi all’Inps con un certificato di esistenza in vita poichè nello spazio di pochi giorni sarebbe stato tutto risolto. «Abbiamo seguito subito il consiglio – dice il figlio della donna, Domenico – Ma siamo a fine mese e non si è visto uno spiraglio. Anzi le cose si sono complicate in quanto gli addetti ai lavori mi dicono cose contrastanti. L’ultima versione è che il problemadipende da Roma e che, se tutto va bene, il problema sarà risolto col nuovo anno. Stando al numero verde dell’Inps, mia mamma sarebbe deceduta nel 2006».

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