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È rientrata, almeno per il momento, la protesta di un Comitato di abitanti della zona e di alcuni paesi limitrofi che lunedi scorso avevano bloccato lungo la strada, in contrada Crocifisso di Bianco, i camion diretti alla discarica consortile di contrada «Traiano» di Casignana per lo smaltimento dei rifiuti. Una civile e pacifica protesta per chiedere che della discarica si servano solo i comuni consorziati e perchè si monitorizzi la qualità dei rifiuti smaltiti al fine di garantire che non vi sia materiale nocivo alla salute. L’emergenza,ovvero l’esigenza di smaltire a Casignana anche rifiuti provenienti da altri centri della provincia reggina durerà solo dieci giorni a partire da ieri. Sulla vicenda il primo cittadino di Casignana, con un comunicato stampa assicura che «la discarica garantisce i requisiti di sicurezza sia per manutenzione che per gestione» e precisa che «qualora tali elementi dovessero venire meno» s’interverrà di conseguenza per tutelare la salute dei cittadini». Crinò ribadisce che la discarica di Casignana «viene utilizzata da altri Comuni per una richiesta dell’Ufficio del Commissario per l’ambiente e far fronte ad un’emergenza contingente; ma sempre nel rispetto delle norme previste».
Ricorda che sono stati ottenuti pure i finanziamenti per la sistemazione del sito e della strada che porta ad esso. Garanzie anche sui controlli e sui monitoraggi effettuati dall’Arpacal per assicurare che tra i rifiuti non vi siano sostanze tossiche o radioattive. Ribadita l’importanza del ruolo dei sindaci ed annunciato che è allo studio l’attivazione di un rilevatore di radioattività ad ampio spettro da utilizzare su ogni automezzo prima della pesatura dei rifiuti solidi urbani e del loro trasferimento alla discarica.
Si attende ora la scadenza del termine dei dieci giorni per far tornare alla normalità la situazione.
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