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Botte tra un uomo di 70 anni ed una donna di circa 80, fratello e sorella, in una cappella del cimitero di un paesino del vibonese, San Nicolò di Ricadi. Ad evitare il peggio è stato il custode del cimitero che, sentendo le urla, è accorso sul posto riuscendo a dividere i due litiganti, anche se la vicenda continuerà considerato che la donna ha deciso di denunciare i fatti. Nella cappella dove è avvenuto il fatto, che è di proprietà dell’anziana donna, in un loculo senza foto e senza nome, riposano anche le spoglie di un’altra sorella dei due germani, morta qualche mese addietro all’età di 75 anni da nubile, l’unica della famiglia, e che sul punto di morte ha voluto fare testamento assegnando i suoi averi in parti uguali agli altri fratelli e sorelle, ad eccezione proprio di quella che l’aveva con tanto amore ospitata nella sua cappella. Dopo un breve consulto con i figli ed il marito a cui è intestata la cappella, la donna ha quindi deciso di «sfrattarla». «Lei mi ha escluso dal testamento quando era viva – ha detto – ed io la caccio dalla mia cappella da morta, non la voglio accanto».
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