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Si appella alle amanti del marito, affinchè lo scagionino dall’accusa d’omicidio. La clamorosa uscita pubblica è di Franca Miracco Berlingeri, 42 anni, di Santa Sofia d’Epiro, nel Cosentino, moglie di Aldo Gradilone, imprenditore e consigliere comunale del piccolo centro italoalbanese arrestato nei mesi passati per un omicidio secondo l’accusa commesso proprio per gelosia. A sentire il racconto della Procura della Repubblica di Cosenza, Gradilone, come la moglie residente a Santa Sofia, a gennaio avrebbe ucciso Alessandro Chiappetta, prima sparandogli con un fucile e poi dando fuoco al cadavere, per punirlo di intrattenere una relazione sentimentale con una donna che contemporaneamente era anche sua amante. In base a quanto trapelato, Gradilone avrebbe più volte avvertito Chiappetta di lasciare stare la donna, ma il ventinovenne non gli avrebbe dato retta, scatenando la furia omicida dell’imprenditore. Che nelle settimane successive al delitto è stato arrestato dai carabinieri per omicidio. Ora la moglie rompe il silenzio.La signora Miracco Berlingeri comincia chiarendo d’essersi separata dal marito lo scorso 18 settembre proprio a causa delle troppe scappatelle che a suo dire il consorte si sarebbe permesso. «Negli ultimi tempi aveva un vero e proprio harem». Poi ha aggiunto che nei venti anni di matrimonio ha avuto molti sospetti sul comportamento del marito, ma la certezza dei tradimenti l’ha raggiunta solo negli ultimi anni: «Ho cercato di sistemare le cose – ha dichiarato – ma è stato inutile. Dopo il delitto e le indagini la mia storia è finita sui giornali». Quindi l’appello alle amanti di Gradilone: «Le donne che in questi anni hanno avuto con lui rapporti clandestini si facciano avanti per confermare che mio marito non è una persona capace di uccidere per gelosia. È solo un irriducibile donnaiolo. Parlare pubblicamente di queste vicende personali e sentimentali – ha confessato la donna – è complicatissimo. Tuttavia la certezza che sta ingiustamente scontando un periodo di detenzione mi ha spinto a parlare.
(Foto: Agi)
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