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Catanzaro non supera l’esame di Ecosistema 2009, che viene stilata ogni anno da Legambiente e Ambiente Italia e pubblicata sul Sole 24. Si è piazzata al 93’posto della classifica generale , ed è risultata ultima fra le città calabresi. I parametri utilizzati per capire quanta importanza viene data all’ambiente nella gestione della città sono 26; i quali vanno dai trasporti pubblici alla produzione di rifiuti, dagli spazi verdi all’esistenza di piste ciclabili e di isole pedonali. Si scopre, così, che Catanzaro ha un reddito procapite superiore a Cagliari ma che ha più di 15 punti in meno nella classifica rispetto al capoluogo sardo. Le ragioni di questo piazzamento sono diverse: nelle città posizionate in fondo alla classifica, per esempio, le acque sono depurate il 70% contro una media dell’85%, la capacità di trasporto pubblico è meno della metà della media nazionale, la disponibilità del verde urbano è inferiore al 60%.
In materia di rifiuti le città calabresi occupano le posizioniin basse per quanto riguarda il recupero, invece per ciò che riguarda i trasporti pubblici a Catanzaro spetta la maglia nera per l’emissione di anidride carbonica. Andando nello specifico vedremo che ogni cittadino calabrese produce in media 500 chili di rifiuti solidi, non tanto se consideriamo che un cittadino di Rimini ne produce 882 chili. Le criticità giungono quando questo dato viene confrontato con le percentuali di raccolta differenziata: Catanzaro occupa il 91′ posto, col 7,4% di rifiuti riciclati. Un’ altro dato negativo riguarda il sistema della viabilità: circolano troppe auto, mentre troppo poche sono le auto a basso tasso di emissione. Infine, il capoluogo è penultimo nel rapporto di metriquadri tra abitante e isola pedonale, però il dato positivo riguarda la presenza di spazi verdi. La città più verde è Cosenza e si posiziona al 45/esimo posto nella classifica generale.
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