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Indagini incrociate per gli omicidi di Domenicò Cutrì e Domenico Marsetti. Le Procure di Palmi e di Roma, infatti, lavorano in sinergia per risolvere il giallo che fa incrociare le due vittime. La prima è Domenico Cutrì, 35 anni, genero del boss Carmine Alvaro (nella foto) ucciso domenica scorsa da Marsetti dopo una banale lite e il secondo proprio Marsetti giustiziato nelle campagne di San Cesareo di Roma con un colpo di pistola a bruciapelo alla nuca. Si pensa addirittura che sia stato ucciso con la sua stessa arma, quella che uccise pochi giorni prima Cutrì. Marsetti aveva tentato una disperata fuga nel Lazio, fuga che è durata appena 12 ore. Ecco perchè gli inquirenti pensano che Marsetti sia stato venduto vista la rapidità con la quale è stato rintracciato dai sicari. Polizia e Carabinieri si pongono intanto molte domande. Masetti è stato venduto dallo stesso ambiente dal quale credeva di ricevere aiuto? E l’ambiente in questione ha tradito per evitare più pesanti ritorsioni? Insomma nulla viene lasciato al caso soprattutto perchè il clan Alvaro ha dimostrato la sua forza con una vendetta rapida e feroce.
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