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POTENZA – Alla Regione le nomine non finiscono mai. E dopo gli attesi manager delle aziende sanitarie, gli incarichi conferiti ai vertici della nuova Fondazione per la ricerca scientifica (all’interno della quale si recupera anche il nome dell’ex assessore Attilio Martorano), ora tutte le attenzioni sono rivolte alla Centrale unica di committenza. Una nomina molto importante, per un ruolo altrettanto delicato. Senza precedenti per la Regione Basilicata, che per la prima volta si approccia a questo tipo di esperienza. Di cosa si tratta? La struttura “dedicata” di viale Verrastro gestirà tutte gli acquisti della Regione. Chi sarà il prescelto alla guida della Centrale si troverà a gestire la totalità degli appalti dell’Ente. Ed è per questo che – con le parole che il presidente Pittella ha utilizzato nella conferenza stampa di fine anno – «si sta cercando una figura di elevato profilo». Della magistratura o dell’Avvocatura dello Stato, aveva lasciato intendere il governatore. Da allora i nomi circolati sono stati diversi. Ma a distanza di qualche settimana il profilo genericamente tracciato in quella occasione va prendendo forma e soprattutto volto. Si fanno sempre più insistenti i rumors che vogliono a capo del sottodipartimento attesato in Regione presso la presidenza della Giunta, l’avvocato Amedeo Speranza, in servizio presso presso l’Avvocatura distrettuale dello Stato di Potenza. Cinquant’anni, di origini avellinesi, nel 2009 aveva ricevuto e accettato dal Tribunale del Riesame di Potenza, l’incarico di commissario del progetto Tempa Rossa della Total. Ma fu costretto a rinunciarci a causa del parere negativo giunto dall’Avvocatura dello Stato che aveva ritenuto non autorizzabile l’incarico. A distanza di sei anni, il nome di Speranza torna in ballo per un’altra sensibilissima designazione. Che, nel caso in cui la scelta dovesse ricadere su di lui, questa volta non dovrebbe trovare l’opposizione dell’Avvocatura.
La nomina dovrebbe arrivare a breve. Nonostante all’inizio fosse circolato qualcuno dei classici nomi di uomini a metà tra politica e istituzioni, Pittella ha voluto orientarsi diversamente e dare un segnale di superamento delle solite logiche. Troppo delicata la natura dell’incarico che dovrà essere conferito.
Non si sa ancora invece che fine abbia fatto il progetto della Centrale unica degli acquisti in Sanità, annunciata giù nel 2012.
Anche rispetto a questo punto il governatore, fino dall’inizio del suo insediamento, aveva fatto capire le sue intenzioni. Tra primi atti assunti, la decisione di riaprire i termini della graduatoria già esistente ed ereditata dalla precedente Giunta. Per adesso, però, non si sa come andrà a finire quest’altra partita.

m.labanca@luedi.it

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