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E’ stato il secondo più votato nella lista “Libertà e partecipazione” guidata
dall’avvocato Domenico Vestito a Marina di Gioiosa, ma per Raffaele Gennaro,
stimato medico della Locride, sta per arrivare la scure dell’incandidabilità.
Verrà surrogato dal primo dei non eletti. Nel 1981 era considerato organico al
gruppo di “Prima LInea”, lo stesso con un’azione militare aiutò Susanna
Ronconi, Marina Premoli, Loredana Biancamano e Federica Meroni ad evadere dal
carcere di Rovigo. Lui a quel blitz non partecipò direttamente ma  nel 1984
venne condannato per evasione, porto e detenzione di arma in via definitiva.
Dopo 32 anni, pena scontata e debito con o Stato saldato, il passato torna
ingombrante. Secondo l’adunanza dei presidenti della commissione elettorale di
Marina di Gioiosa la legge Severino ne decreta l’incandidabilità. Ma in questi
32 anni Raffele Gennaro è stato uno che in “prima linea” è stato protagonista
della vita democratica e sociale del paese. Al suo fianco adesso si battono i
compagni di avventura della corsa al Municipio di Marina di Gioiosa. Per
qualcuno si tratta di una questione di democrazia e civiltà. Può una persona
che per 32 anni è stato simbolo di rettitudine e buona cittadinanza pagare
colpe di un passato così lontano, colpe per altro già pagate alla giusitiza?
Quello che più di tutti lancia la battaglia di civiltà e democrazia per la
vicenda di Raffaele Gennaro è uno dei suoi compagni di lista, il medico Isidoro
Napoli. «A Marina di Gioiosa – ha detto in un incontro con la stampa – jonica
dalla desertificazione dei partiti politici sono nate due liste civiche
entrambe con pari dignità. La nostra lista aveva ed ha l’obiettivo di
riabilitare la comunità civile rispettosa delle leggi che è stata messa da
parte per lunghi anni. Mi aspetto che lo Stato non mostri la sua faccia
burocratica peggiore e mostri di avere compreso la voglia di democrazia di
questa cittadina. Gennaro non sta chiedendo una interpretazione della legge né
ha frequentazioni illegali e negli ultimi 35 anni ha rappresentato la parte
legale della comunità cittadina. Lo Stato di deve dire e confermare che questa
è la strada giusta per ripristinare la legaliltà e la buona amministrazione a
Marina di Gioiosa».

SIDERNO (RC) – E’ stato il secondo più votato nella lista “Libertà e partecipazione” guidata dall’avvocato Domenico Vestito a Marina di Gioiosa, ma per Raffaele Gennaro, stimato medico della Locride, sta per arrivare la scure dell’incandidabilità (LEGGI L’ARTICOLO). Verrà surrogato dal primo dei non eletti. 

La ragione è che nel 1981 Gennaro era considerato organico algruppo di “Prima Linea”, lo stesso con un’azione militare aiutò Susanna Ronconi, Marina Premoli, Loredana Biancamano e Federica Meroni ad evadere dal carcere di Rovigo. Una vicenda che di recente ha ispirato un film interpretato da Giovanna Mezzogiorno e Riccardo Scamarcio (GUARDA IL TRAILER).

Raffaele Gennaro a quel blitz non partecipò direttamente ma nel 1984 venne condannato per evasione, porto e detenzione di arma in via definitiva. Dopo 32 anni, pena scontata e debito con lo Stato saldato, il passato torna ingombrante. Secondo l’adunanza dei presidenti della commissione elettorale di Marina di Gioiosa la legge Severino ne decreta l’incandidabilità. 

Ma al suo fianco adesso si battono ora i compagni di avventura della corsa al Municipio di Marina di Gioiosa. Per qualcuno si tratta di una questione di democrazia e civiltà. Il medico Isidoro Napoli, ad esempio, afferma: «A Marina di Gioiosa – ha detto in un incontro con la stampa – dalla desertificazione dei partiti politici sono nate due liste civiche entrambe con pari dignità. La nostra aveva ed ha l’obiettivo di riabilitare la comunità civile rispettosa delle leggi che è stata messa da parte per lunghi anni. Mi aspetto che lo Stato non mostri la sua faccia burocratica peggiore e mostri di avere compreso la voglia di democrazia di questa cittadina. Gennaro non sta chiedendo una interpretazione della legge né ha frequentazioni illegali e negli ultimi 30 anni ha rappresentato la parte legale della comunità cittadina».

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Intanto però Gennaro è stato denunciato dai carabinieri del comando provinciale di Reggio Calabria, per falso ideologico in quanto avrebbe omesso di certificare la propria incandidabilità.

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