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IL Tribunale del capoluogo lombardo ha riconosciuto al Comune di Milano, parte civile nel processo alla ‘zona grigia’ della ‘ndrangheta, il “danno all’immagine’ per la presenza di una vera e propria “borghesia mafiosa” che getta “discredito” sulla “visibilità internazionale” della città, soprattutto in quanto “sede dell’Expo 2015”. Lo si legge nelle motivazioni della sentenza con cui sono stati condannati anche l’ex magistrato Vincenzo Giuseppe Giglio e il consigliere regionale calabrese Franco Morelli.
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