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JOPPOLO – Ecco come si presentava domenica mattina lo specchio di mare lungo il litorale tirreno-vibonese. Uno spettacolo a dir poco indecente, schiuma marrone, plastiche e quasi sicuramente residui fognari, lambivano la spettacolare e suggestiva scogliera che caratterizza il piccolo borgo che si affaccia sulla Costa degli Dei.  Se il buongiorno si vede dal mattino …, anche l’estate che è ormai alle porte, sarà l’ennesima “estate di passione” per i turisti, per gli operatori turistici e per tutti gli amanti del mare, con tutte le conseguenze, non certo positive, per la già precaria economia della zona, anzi della Regione. Nella maggior parte dei casi, come in questo, si tratta del più classico inquinamento fognario, in quanto lungo il loro corso fiumi, torrenti e canali raccolgono tutti gli scarichi abusivi o non depurati dei comuni interni e poi li riversano in mare. “Comunque – fa sapere il sindaco, Giuseppe Dato – il comune di Joppolo è munito di depuratori perfettamente funzionanti”. Quindi, probabilmente, l’evidente inquinamento sarà prodotto dagli scarichi di altri comuni che ancora hanno qualche deficit negli impianti depurazione, oppure dai corsi d’acqua inquinati, che sfociano nel mare. Ma sicuramente, non tocca a noi stabilire di chi sono le responsabilità, ma agli organi competenti che spesso, su queste problematiche, latitano o sono distratti, a noi spetta il compito di denunciare, spronare  chi ha il dovere di sorvegliare e fare di tutto per salvaguardare uno dei gioielli che la natura ci ha regalato. Mentre, non ci sono dubbi che alla politica, su tutti i livelli, spetti il compito più gravoso ma naturale, che fino ad oggi è stato sempre procrastinato, quello di attivarsi con tutti i mezzi per migliorare le condizioni dell’unica risorsa naturale che può dare un futuro ai giovani e a questa Regione. Perché fino ad oggi abbiamo visto e sentito solo falsi annunci e resoconti di sterili convegni di studio, a cui sono seguiti i pessimi risultati palesate anche da queste immagini, che sicuramente lasciano solo spazio alla “politica di facciata” e hanno bisogno di politica concreta, quella che risolve i problemi. Da qui la necessità che i comuni, costieri e dell’entroterra, mettano in atto politiche concrete ed efficaci per garantire un efficiente funzionamento degli impianti di depurazione, e mettano mano a interventi di controllo e repressione degli scarichi abusivi. Naturalmente, sarebbe auspicabile che gli enti interessati, vista l’imminenza dell’estate, quindi della stagione turistica, si attivassero fin da subito nella speranza di limitare i danni.

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