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L’abbuffata di Natale non è stata solo a tavola. Già perché mentre gli adulti condividevano pranzetti e cenoni luculliani, i bambini avevano le loro belle scorpacciate di regali da parte di zie, nonni, vicini di casa, colleghi ecc. Perché, chi ha figli lo sa, il mantra degli ultimi anni è che a Natale, in tempi ormai perenni di crisi, i regali si fanno solo ai bambini. E così l’altro giorno una mamma mi raccontava che alla figlia, tornata a scuola, la maestra le ha chiesto “Cosa hai ricevuto a Natale?” e lei con naturalezza le ha parlato di un unico gioco che aveva, in realtà, ricevuto al compleanno qualche mese prima. Tutti gli altri? Cancellati, ignorati, già dimenticati.
E allora mi è venuto in mente un trucchetto che alcune mamme adottano da qualche anno, proprio come fosse la dieta che gli adulti applicano dal 7 gennaio: la dieta dei regali. Le istruzioni sono semplici e i risultati garantiti: si raccolgono tutti i giochi ricevuti a Natale e si nascondono dentro ad un armadio segreto. Poi uno a settimana vengono tirati fuori, proprio come se fossero appena stati riportati da un Babbo Natale smemorato, e si offrono al bambino che avrà tutto il tempo di dargli il giusto valore, di giocarci con calma e di apprezzarli. Dopo una settimana si mette via il vecchio e arriva il nuovo gioco e così via fino ad “esaurimento scorte”.
Sarà ogni settimana “Natale” e i regali che ricevuti in un’unica sera erano stati scartati con fretta e messi da parte senza troppa cura, saranno veramente apprezzati.
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