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CROTONE – Sono ben 600 in Calabria i posti di lavoro a rischio nel settore delle telecomunicazioni. Si tratta degli esuberi dichiarati dalla società “Abramo Customer Care”, che gestisce alcuni call-center ed altri servizi per conto della Tim a Crotone, Marcellinara e Montalto Uffugo.

In particolare, gli esuberi, secondo l’azienda, sono motivati da un calo di commesse da parte della Tim. Una situazione i cui rischi sono sottolineati in una nota congiunta dei sindacati Slc Cgil, Fistel Cisl e Uilcom Uil.

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«Richiamiamo Tim – affermano i sindacati – ad una maggiore responsabilità per evitare quello che si profila come un vero e proprio dramma sociale. La Calabria piange la perdita del posto di lavoro a tempo indeterminato, da luglio ad oggi, per 1.500 persone impiegate nelle varie aziende di call center. Altri 500 scadranno nei prossimi mesi e non saranno rinnovati».

La situazione derivante dagli esuberi dichiarati dalla “Abramo Customer Care” è stata esaminata nel corso di una riunione convocata dal Prefetto di Crotone, Ferdinando Guida.

Il Prefetto, a conclusione della riunione, si è impegnato a scrivere al Governo per chiedere un intervento con la Tim allo scopo di rivalutare la riduzione di commesse ai danni della “Abramo Customer Care”. 

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