Il viadotto Cannavino
1 minuto per la letturaCROTONE – Dopo il crollo del ponte Morandi a Genova che ha causato decine di morti, tra cui anche alcuni calabresi (LEGGI LA NOTIZIA), le autorità istituzionali locali hanno iniziato una rincorsa alla verifica della sicurezza delle infrastrutture che ricadono nel proprio territorio di compentenza. Così, mentre il sindaco di Catanzaro, Sergio Abramo, già nell’immediatezza del crollo ha interpellato l’Anas circa il livello di sicurezza del viadotto Bisantis anche noto come ponte Morandim poco dopo anche il collega di Crotone Ugo Pugliese ha inviato una nota all’Area Compartimentale della Calabria dell’Anas e, per conoscenza, al presidente della Regione Mario Oliverio in merito alla sicurezza di ponti e viadotti nel crotonese.
«Facendo seguito – è scritto nella lettera – alle recentissime drammatiche vicende che hanno interessato il Viadotto ‘Morandi’ di Genova e alle preoccupazioni che pure tale evento ha prodotto anche tra le nostre popolazioni, al fine di dare opportune informazioni e rassicurazioni alla popolazione interessata ed anche evitare infondati allarmismi, si chiede di conoscere lo stato di sicurezza relativo alle seguenti strutture stradali in territorio crotonese: cavalcavia in prossimità dell’ingresso nord alla città di Crotone (caratterizzato da un evidente avvallamento, sin dalla ricostruzione a seguito degli eventi alluvionali del 1996) e cavalcavia su Strada statale 106, in prossimità della Contrada Bucchi (fiume Neto)».
In ultimo, «pur non essendo interessati territorialmente, ma facendoci tramite delle numerosissime sollecitazioni pervenute da parte dei nostri cittadini che percorrono quotidianamente quella tratta – conclude la lettera di Pugliese ai vertici Anas della Calabria – si chiedono notizie in merito alla situazione del Ponte di Celico (SCOPRI IL FASCICOLO IN AGGIORNAMENTO DINAMICO CON LE NOTIZIE SUL CASO DEL VIADOTTO CANNAVINO)».
COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA