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Un piano da 10 milioni di euro che mira a creare 160 gruppi di ricerca regionali, oltre 300 aspiranti imprenditori e 500 giovani, altrettante aziende coinvolte e una quindicina di imprese aggregate

ROMA – Il presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella, ha partecipato ieri a Roma al convegno dal titolo “L’economia dell’intelligenza”, organizzato da Google Italia. Con l’obiettivo di capire cos’è e come funziona l’intelligenza artificiale, grazie al team di Google Research Europe, l’incontro ha approfondito il tema dello sviluppo economico legato all’industria 4.0 con la partecipazione, tra gli altri, della Chief Marketing Officer Emea di Google Yonca Dervisoglu Brunini. 

La Basilicata è stata annoverata tra i casi di successo grazie al progetto ‘Technology Transfer’ sul trasferimento tecnologico finalizzato alla valorizzazione delle potenzialità di innovazione del sistema produttivo della Regione. 

«Si tratta di un progetto inedito in Italia per sperimentare una pagina di innovazione che colloca la regione in una posizione di favore» ha detto il governatore lucano illustrando i contenuti del progetto. «Il progetto – ha continuato il governatore – cuba circa dieci milioni di euro in tre anni e Google, insieme alle altre imprese aggiudicatarie del bando (Pwc, Noowle, Reti e Politecnico di Torino), rappresenta il vettore straordinario attraverso il quale costruire una piattaforma nella quale interagiscano le Pmi lucane e si costruiscano nuovi orizzonti».

«La Basilicata – ha spiegato Pittella – crede nell’innovazione, nella ricerca e nell’internazionalizzazione, asset su cui abbiamo indirizzato la nostra programmazione regionale. L’‘open innovation’ è centrale nelle policy della Basilicata. Siamo partiti quasi da zero, ma stiamo compiendo passi da gigante investendo in maniera trasversale in tutti i campi, a partire da quelli di eccellenza, per recuperare un gap infrastrutturale”. Il Presidente Pittella ha poi sottolineato come uno degli obiettivi prioritari del progetto sia quello di potenziare, attraverso progetti mirati tra centri di ricerca e imprese il trasferimento tecnologico e attivare una collaborazione tra giovani laureati, ricercatori e neet. Ci è sembrato giusto e lungimirante, investire su una piattaforma che funga da ‘soggetto catalizzatore’ e ‘riordinatore’ del sistema regionale dell’innovazione». 

La tecnologia che permetterà di semplificare le relazioni tra tutti i soggetti coinvolti nell’ecosistema di innovazione è Google Cloud, «che consentirà – ha evidenziato Pittella – una maggiore collaborazione tra imprese e strutture tecnico-scientifiche, la semplificazione dei processi di fornitura di servizi tecnologici innovativi e il supporto alla creazione di start-up e spin-off. L’idea, infatti, è di favorire la creazione di ecosistemi di innovazione ‘aperti’ in cui i portatori di competenze e conoscenza possano stabilire relazioni permanenti, condividere obiettivi, avviare progetti, valorizzare risultati in un’ottica di open innovation. La piattaforma sarà uno strumento strategico per favorire una lettura del territorio in grado di accelerare il processo evolutivo del sistema regionale verso le industrie emergenti creando un luogo aggregatore di innovazione e nuove idee imprenditoriali di successo».

Con il progetto si mira tra l’altro, a dar vita a 160 gruppi di ricerca regionali, mettendo in campo non meno di 300 aspiranti imprenditori e coinvolgendo 500 neet (la generazione di giovani disoccupati o inoccupati che il lavoro non lo cerca nemmeno più) in interventi a supporto della creazione di impresa. Le aziende coinvolte in attività di innovazione saranno almeno 500 con 100 progetti per lo sviluppo tecnico-sperimentale e 150 studi proposti da esperti e ricercatori a supporto dell’innovazione. Si punterà infine alla creazione di alcune decine tra startup e spin-off e alla aggregazione di una quindicina di imprese con 35 progetti di trasferimento tecnologico su scala internazionale. 

«Abbiamo colto al volo l’opportunità – ha detto infine Pittella – perché è per noi assolutamente significativa e si inserisce nel solco vincente, che parla di industria 4.0, della valorizzazione della S3, di Matera 2019. Sono qui – ha concluso il governatore – per sottolineare la possibilità di credere e non di demordere, di vivere l’impegno istituzionale all’insegna della innovazione, facendo toccare con mano quello che andremo a realizzare». 

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