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Da quando ho più tempo libero, diciamo pure molto tempo libero, ho ricominciato a guardare la tv. O meglio non guardo proprio la tv intesa come trasmissioni in corso. Tipo che sarà un anno che non vedo un Piazza Pulita, un Report, un Servizio Pubblico, il Signore ci scampi da la Gabbia,o Porta a Porta, insomma nessuno di questi programmi tutto un impegno, un’indignazione e “signora mia,l’informazione“.
Non seguo neanche l’intrattenimento corrente, ho saltato l’intero ciclo di Masterchef e The voice mi accompagna in silenzio e al buio. Sebbene, devo confessare, una volta, per non sentirmi telematicamente isolata sul twitter,ho finto di sapere chi fosse Rachida. La volontà ha ceduto su Project Runway, sono innamorata di Marco e Rocco, e i Quattro matrimoni in Italia che mi hanno atterrito, anche se li ho guardati con crescente pathos.
No signori miei, io guardo serie tv, rigorosamente estere. Ho recuperato in un paio di mesi l’intera programmazione di Lost. Non ne avevo mai vista una. Un tempo avevo questo pessimo vezzo di lavorare e finire tardi la sera. Sono stata avvinta come l’edera da Fringe. Ho sognato di metter su un laboratorio di met con il dottor White e Jesse Pinkman di Breaking Bad, piangendo come un vitello per tutta la sequenza in cui Walter muore. Tra l’altro resto convinta che avrei fatto meglio a friggere ali di pollo dai Los Pollos Hermanos, che tentare di fare qualsiasi altra cosa.
Anche se non è vero e ci accingiamo verso l’odiosa estate, in realtà io so che l’Inverno sta arrivando, ma avendo letto TUTTI i libri e sottolineo TUTTI non ho la necessaria ansia per Il trono di spade, serie il cui vero plot, resto convinta è: “Ne resterà uno solo”. Sono riuscita a non perdere neanche una puntata della prima pallossissima serie di The White Queen, una roba in costume ambientata in Inghilterra al tempo della Guerra delle due Rose. Streghe, re, guerre, sesso. Potevano fare di meglio visti gli ingredienti.
Fremo in attesa dell’arrivo del 19 aprile giorno in cui partirà la seconda stagione di Orphan Black, una serie canadese fatta di cloni, esperimenti scientifici e colpi di scena. la protagonista è brava, bravissima. Ho mollato Mad Men, ma potrei ripensarci. Amo Nucky Thompson di The Boardwalk Empire, il Proibizionismo, la sua fine e la meraviglia degli abiti anni 30, tra l’altro credo abbia la sigla più bella di tutte e Steve Buscemi sta una spanna sopra a tanti.
Sono perplessa dalla seconda serie di House of cards, che va bene tifare per un assassino senza scrupoli, quello con cui non riesco a far pace è che tutti quelli che circondano Frank Underwood siano vagamente idioti, ma il finale è da urlo e Kevin Spacey è certo stare una spanna sopra tutti.
Ho dato il mio cuore al Doctor Who, a tutti i dottor Who e sono in ansiosa attesa di vedere Peter Capaldi in azione. Ieri poi sono stata al Romics, a Roma, e sono tornata commossa dal numero di cosplay del dottore. Consiglio a tutti di vedere Episodes c’è un Matt Le Blanc (che fa Matt Le Blanc) in forma strepitosa e due inglesi perfetti nel ruolo di sceneggiatori.
La mia imperitura stima, con tutto il mio sentimento va a Will McAvoy e a tutta la redazione di The Newsroom. Una serie grandiosa. Non spendo parole per True Detective, con Woody Harrelson e Matthew McConaughey. Dura, difficile, ma una volta entrati nel trip se ne esce a pezzi. Ma felici.
E poi c’è The Orange is the New Black (lei è fichissima) e Louie e Sherlock. In corso d’opera ci sono e The Hundred, Crisis che ho mollato, palloso oltre il consentito e Believe. Menzione a parte per Those who kill con una strepitosa Chloe Sevigny, che già aveva regalato una magistrale prova in Hit&Miss dove interpretava la parte di un transessuale che lavorava come killer prezzolato. Imperdibile, davvero.
Ora a mandarmi nel panico che più panico non c’è, arriva, il nove aprile, Sky Atlantic HD, un nuovo canale d’intrattenimento dedicato, tutto dedicato, alle serie tv. La mia trepidazione è tutta per Gomorra – La serie, andrà in onda a maggio. Dodici episodi con la collaborazione di Roberto Saviano, diretta da Stefano Sollima, quello di Romanzo Criminale – La Serie. Poi aspetto Top of the lake firmata da Jane Campion, ambientata in Nuova Zelanda nella cittadina di Laketop. Una ragazzina di dodici anni si immerge nel lago. Prova a lasciarsi annegare. Non ci riesce. Torna a riva e va a scuola. Si chiama Tui ed è incinta. Protagonista Elisabeth Moss, già in Mad Men, e la magnifica Holly Hunter, e The Fall con l’ex X-Files Gillian Anderson, un crime ambientato in Irlanda.
Insomma c’è da farmi diventare pazza. Di gioia
ps per chi dovesse preoccuparsi, sì, riesco a fare anche un sacco di altre cose nella mia vita oltre a guardare serie tv
ps del ps Simo hai creato un mostro
ps del ps del ps Io non sarei MAI scesa a vivere a New Caprica
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