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CATANZARO – La crisi economica continua a produrre i suoi effetti negativi sull’economia italiana, effetti che addirittura diventano dirompenti in Calabria dove alla crisi economica si unisce anche la presenza di profonde e incidenti carenze strutturali che rendono particolarmente complesso e difficile il fare impresa. I dati diffusi in queste ore dall’Ufficio studi della Cgia di Mestre non fanno altro che confermare la situazione esistente evidenziando ulteriormente come siano urgenti e irrimandabili degli interventi di sostegno deciso all’economia regionale ormai sull’orlo del collasso. Nello specifico, la Cgia di Mestre ha evidenziato come sia in fase di crescita in Calabria il numero delle imprese che a causa dello stato di difficoltà che non riescono a restituire nei tempi concordati i prestiti ottenuti dalle banche. La mancata restituzione del credito ha interessato complessivamente nel terzo trimestre del 2012 ben 3.378 aziende operanti nel territorio calabrese. Un numero di notevoli proporzioni considerate le imprese attualmente operanti in Calabria e che porta in evidenza il fatto che tale stato di difficoltà ha delle conseguenze non solo sulla solvibilità delle aziende nei confronti delle banche ma della generale capacità di onorare le proprie posizioni passive da parte di un numero sempre crescente di attività commerciali e industriali. Lo studio della Cgia di mestre, inoltre, fa emergere un ulteriore elemento che costituisce un ulteriorie aggravarsi della situazione perché innesca un circolo vizioso che da luogo ad una spirale di crisi per uscire dalla quale appare sempre più essenziale un intervento esterno dello Stato. Secondo la Cgia di Mestre, infatti, una piccola azienda su due è costretta a dilazionare il pagamento degli stipendi ai propri dipendenti proprio per effetto della mancanza di liquidità, un dato che automaticamente porta quei dipendenti ad avere a loro volta delle crisi di liquidità producendo un’ulteriore contrazione della spesa per consumi. Come se ciò non fosse sufficiente sempre nel terzo trimestre dello scorso anno il numero delle imprese calabresi protestate è aumentato del 18,7% rispetto allo stesso periodo del 2007, quando le aziende insolventi erano state 2.847, sotto questo profilo, l’aumento registrato in Calabria nell’ultimo quinquennio è superiore alla media nazionale, che è del 12,8% ma, comunque, in linea con la media riscontrata nelle regioni meridionali (+19,8%).
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