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In Calabria, in riferimento all’anno 2010, aumentano le rapine. A denunciarlo, nell’ambito di uno studio nazionale più ampio è l’Abi che ha anche rimarcato come il dato in crescita sia stato riscontrato solo in tre regioni, tra cui appunto la Calabria, mentre per tutte le altre il dato confortante registra un calo più o meno evidente. Ancor più negativo il dato relativo al numero di frodi secondo quanto riporta una analisi condotta dal Crif-MisterCredit. In particolare nel corso del 2011, in Calabria, si è verificato il 4,24% dei circa 22.100 casi di frode creditizia rilevati in Italia, con un bottino medio di 8.966 euro, uno tra i più alti d’Italia. «Questo dato – si legge in una nota – risulta oltremodo significativo se si considerano la forte contrazione del numero di finanziamenti richiesti dalle famiglie (-19% i mutui ipotecari e -4% i prestiti – fonte CRIF) ma, soprattutto, il fatto che le rapine a danno degli istituti di credito italiani nello stesso periodo sono state complessivamente circa 1.100». Entrando nel dettaglio, con 9.621 euro Catanzaro è stata la provincia della Calabria con l’importo medio delle frodi più elevato, che la pone al 20mo posto assoluto di questa poco invidiabile classifica su base nazionale, seguita da Cosenza (al 21mo posto del ranking) e Reggio Calabria (22ma), con un bottino rispettivamente di 9.525 e 9.515 euro. È stata però la provincia di Reggio Calabria quella nella quale si è registrato il maggior numero di casi (10* posto assoluto nella classifica nazionale), seguita da Cosenza (14*). Ma se consideriamo la classifica per incidenza dei casi di frode rispetto alla popolazione residente in provincia, il primato spetta a Vibo Valentia, che si posiziona al 6* posto assoluto, seguita da Crotone (9*) e da Reggio Calabria (11*).
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