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UN bonus fiscale del 50% dei costi salariali,in compensazione. È quanto ha deciso il governo. L’agevolazione èper i datori di lavoro che assumono a tempo indeterminato, tra il 14/5 2011 e il 13/5 2013,personale “svantaggiato” o “molto svantaggiato” in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia,Sicilia e Sardegna.

 

CHI PUO’ ESSERE ASSUNTO – Il beneficio è riconosciuto per l’assunzione di un lavoratore svantaggiato. In pratica: per chi è senza lavoro da almeno sei mesi; chi non possiede un diploma di scuola superiore o professionali; chi ha oltre 50 anni, chi vive solo con una o più persone a carico; i lavoratori occupati in professioni o settori caratterizzati da un tasso di disparità uomo-donna (che risultano da apposite rilevazioni Istat); chi è membro di una minoranza nazionale.  

IL BENEFICIO – Il credito d’imposta spetta nella misura del 50% dei costi salariali sostenuti nei dodici mesi successivi all’assunzione per ciascun lavoratore «svantaggiato» e nei ventiquattro mesi successivi all’assunzione per ogni lavoratore “molto svantaggiato». Il bonus per ogni unità lavorativa è calcolato sulla differenza tra il numero dei dipendenti a tempo indeterminato, rilevato mensilmente, e quello dei lavoratori a tempo indeterminato mediamente occupati nei dodici mesi precedenti alla data dell’assunzione. Per le assunzioni con contratto di lavoro a tempo parziale, il credito spetta in proporzione alle ore prestate rispetto a quelle previste dal contratto nazionale.   

COME FRUIRE DEL BONUS – Ogni Regione stabilirà con decreto dirigenziale, adottato entro 30 giorni dall’entrata in vigore del citato provvedimento attuativo della legge, le modalità e le procedure per la concessione del bonus. Per accedere al beneficio, gli interessati dovranno inoltrare apposita istanza alla Regione competente che successivamente comunicherà l’ammissione al bonus, nei limiti delle risorse disponibili stanziate. I 142 milioni di euro stanziati sono ripartiti tra 8 regioni: Abruzzo (4 mln), Molise (1 mln), Basilicata (2), Campania (20); Calabria (20), Puglia (10), Sicilia (65), Sardegna (20). Il credito d’imposta è utilizzabile esclusivamente in compensazione a partire dalla data di comunicazione dell’accoglimento dell’istanza ed entro due anni dalla data di assunzione.  

DECADENZA – Si perde il diritto al bonus quando: il numero totale dei dipendenti a tempo indeterminato è inferiore o pari a quello nei 12 mesi precedenti l’assunzione; i nuovi posti di lavoro non sono conservati per almeno due anni dalle piccole e medie imprese o tre anni dalle altre imprese; vi è accertamento definitivo di violazioni non formali alla normativa fiscale, a quella contributiva o a quella sulla salute e sulla sicurezza dei lavoratori. Nei casi di indebita fruizione, anche parziale, o nel mancato rispetto delle condizioni previste o dell’utilizzo in misura superiore all’importo concesso, l’ammontare, maggiorato di interessi e sanzioni, deve essere recuperato dalla Regione. L’agevolazione non è cumulabile con altri aiuti di Stato nè con altre misure di sostegno comunitario. 

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