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Una collaboratrice di giustizia, Lea Garofalo, 36enne di Petilia Policastro, è scomparsa mentre si trovava a Milano e si teme possa essere stata rapita e uccisa. La donna, il 5 maggio scorso, aveva subito un tentativo di omicidio a Campobasso, dove si era trasferita dopo avere avviato la sua collaborazione con la giustizia in relazione all’omicidio del fratello, ucciso nell’ambito di uno scontro fra clan avversari.
La donna, nelle sue dichiarazioni, aveva fatto riferimento alle cosche di Petilia Policastro riferendo una serie di informazioni che sono al vaglio della Dda di Catanzaro. Lea Garofalo, malgrado la sua collaborazione, non era stata ammessa al programma di protezione. A Milano, dove è scomparsa, la donna si trovava insieme alla figlia e a Carlo Cosco, che era il suo convivente. L’uomo è stato arrestato assieme ad un’altra persona. Cosco è ritenuto dagli inquirenti il mandante del tentativo di omicidio di Lea Garofalo, mentre a commetterlo materialmente sarebbe stata un’altra persona, anch’essa di origini petiline.
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